Di fronte all’ultima strage del mare nelle acque di fronte alla Libia, leviamo la nostra voce e la nostra preghiera, per restare umani, perché sia vinta la cultura dell’indifferenza che genera morte, perché si aprano vie di salvezza per chi lascia la propria terra in cerca di un futuro migliore. La memoria di chi è morto è impegno per la protezione, l’accoglienza e l’integrazione di tanti, perché le vie pericolose del mare siano sostituite da vie sicure di emigrazione, da corridoi umanitari e alla cultura dello scarto si sostituisca quella dell’accoglienza e dell’inclusione.
Il Papa ha chiesto di pregare per le 130 persone morte lo scorso venerdì nel mar Mediterraneo alle quali, pare, esser stata negata ogni forma di soccorso. La Comunità di Sant’Egidio ha condiviso e accolto questa richiesta, promuovendo in tanti luoghi d’Italia ed Europa, preghiere cittadine.
A Messina la preghiera avrà luogo mercoledì 28 aprile alle h 19.30 presso la chiesa di San Giuseppe, via C. Battisti 111.