Sabato 21 nella Villa Bellini di Catania con una biciclettata e altre attività sportive, si conclude il Progetto finanziato dal Governo per sostenere allievi e famiglie della scuola Livio Tempesta, nel quartiere San Cristoforo di Catania. Breakdance, lezioni di vela, calcio su un vero terreno di gioco. E laboratori per diffondere sani stili di vita, far crescere le coscienze ma anche sviluppare talenti. Per esempio per costruire bici in bamboo
Catania – “Sabato 21 gennaio nella Villa Bellini di Catania, presenteremo alla città i dati finali sui risultati conseguiti con il progetto Tempesta di Sorrisi, finanziato dal Dipartimento della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e avviato nel novembre del 2021 per sostenere allievi e famiglie della scuola Livio Tempesta, che si trova nel quartiere di San Cristoforo”.
Così Nino Novello, presidente di Infomedia, cooperativa capofila del Progetto, ha annunciato l’evento conclusivo di Tempesta di Sorrisi: una giornata di sport all’aria aperta con una biciclettata e, dalle 10,30 alle 11, un momento per la presentazione dei risultati alla città.
Questo progetto sociale pensato per sostenere famiglie e ragazzi di un contesto socio-economico disagiato, avrebbe dovuto concludersi entro un anno, ma si è protratto per ritardi causati dal Covid, poiché all’inizio pochi giovani erano stati vaccinati.
“Poi però – ha spiegato Novello – abbiamo recuperato velocemente, realizzando per i ragazzi iniziative sportive, ricreative, culturali, di tutela dell’Ambiente, avvicinandoli a sani stili di vita mediante un’educazione alimentare e all’acquisto responsabile”.
Daniela Chiarenza, responsabile di progetto per Infomedia, ha spiegato come l’iniziativa abbia coinvolto oltre sessanta ragazzi dell’Istituto comprensivo Tempesta, che hanno svolto attività dentro ma anche fuori dalla scuola e in particolare in alcune sedi dei partner catanesi. Questi ultimi, ha ricordato Novello, sono, oltre alla Livio Tempesta, l’associazione Cofrin e la cooperativa Filocrate.
“In particolare – ha sottolineato Daniela Chiarenza -, a destare interesse sono stati il laboratorio di cucina e quello per la creazione e la cura di un orto”.
Ma ci sono stati anche colloqui d’orientamento scolastico e professionale per sviluppare talenti e fruire di misure di sostegno. Entusiasmo, poi, per l’incontro sulle Pari opportunità tenuto dai vertici dell’Istituto per i Ciechi Rittmeyer di Trieste, e per le gite.
“Queste ultime – ha affermato Daniela Chiarenza – erano legate da una parte allo sport, dall’altra ai sani stili di vita. I ragazzi avevano espresso il desiderio di giocare in un vero campo da calcio e li abbiamo accontentati. Poi li abbiamo portati in una scuola di danza per assistere a una lezione del campione mondiale di breakdance. Un’altra esperienza che i ragazzi hanno definito fantastica è stata la giornata trascorsa in barca per le lezioni di vela del Nic di Catania”.
E tra le tante altre iniziative, il seminario di Laboo, startup che si occupa di industria 4.0 e stampanti in 3D e che realizza bici dal telaio in bamboo coltivato in Sicilia.
“Inizialmente – ha raccontato Mario Condorelli, business development di Laboo – i ragazzi avevano accolto molto bene l’idea, anche se erano rimasti perplessi davanti ai disegni, abbastanza complessi, della progettazione della bici. Ma quando siamo passati alla parte pratica dell’assemblaggio, hanno ritrovato interesse. Insomma, un’esperienza davvero formativa, anche per noi”.
Insomma, il Progetto ha centrato l’obiettivo di sconfiggere solitudine e alienazione da social media, spingendo i ragazzi al dialogo e al confronto.
“Il nostro auspicio – ha concluso Nino Novello – è che possano nascere anche nuovi progetti che abbiano come finalità il benessere degli adolescenti catanesi”.