Entra nel vivo il festival Sempre più Fuori AUTO(RITRATTI), prima edizione dello spin-off autunnale del festival dell’estate romana Sempre più fuori, in programma fino al 30 novembre nel Municipio II tra il Goethe-Institut, la Biblioteca Europea, l’Università Sapienza e l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo.
Un ricco programma che spazia tra lectio magistralis, spettacoli/reading, residenze, laboratori, film, concerti e incontri di approfondimento. Sotto la direzione artistica di Antonino Pirillo e Giorgio Andriani, Sempre più fuori_ AUTO(RITRATTI) conferma infatti la caratteristica multidisciplinare della proposta estiva, puntando a creare cultura con contenuti e insediamento, con l’attenzione a differenti formati artistici e la costante interazione con gli spazi e i contesti abitati.
Il festival sarà percorso insieme ad artisti affermati che affiancheranno altri in crescita nell’indagare il rapporto tra “tradizione” e innovazione nel campo della sperimentazione e della ricerca artistica, con l’obiettivo di costruire un habitat per tutti e rafforzare le relazioni di una unica comunità creata da artisti, cittadini e spettatori di tutte le età e abilità, con una particolare attenzione rivolta questa volta a studenti e studentesse universitari.
Tra i prossimi appuntamenti, lunedì 13 al Goethe-Institut alle 20, per la serie Ritratti a partire dalle opere di Italo Calvino, in occasione del centenario della nascita dello scrittore e intellettuale, prende vita la prima restituzione pubblica in forma di reading/spettacolo, esito di una residenza curata da Gioia Salvatori e Andrea Cosentino. In una conferenza del 1967 dal titolo Cibernetica e fantasmi, Calvino preconizzava l’obsolescenza dell’autore letterario sostituito dall’intelligenza artificiale. Era il culmine della stagione strutturalista che lo porterà alle sue opere più spericolatamente combinatorie come Palomar, Le città invisibili o Se una notte d’inverno un viaggiatore. Prendendo a pretesto la reinvenzione calviniana dell’epica cavalleresca e giocando in diretta con Chatgpt a distorcere e deformare le trame e gli intrighi dell’ultimo romanzo della Trilogia degli antenati, i due attori in scena provano in qualche modo a delineare un ritratto non più tanto futuribile di autore inesistente.
Mercoledì 15 prende il via il laboratorio Parole, corpi, città: un glossario per la pluralità, un’iniziativa del programma Performing Architecture del Goethe-Institut, del Museo delle periferie, dell’associazione Urbane Praxis, della nGbK Berlin, in collaborazione con Alessandro Schiattarella, coreografo indipendente con disabilità che vive a Basilea e che definisce il suo lavoro come una forma di resistenza contro le prospettive abiliste. Scopo finale sarà quello di creare un Glossario per la pluralità che possa essere utilizzato per rendere le città più accessibili e inclusive per tutti. Al Goethe-Institut alle 15 fino a sabato 18.
Durante il festival, la speaker Maria Genovese di Radio Frammenti propone una postazione radio, itinerante nei luoghi del festival per svolgere un laboratorio rivolto a studenti e persone del territorio che saranno coinvolte nel racconto della stessa rassegna. Tutti i contenuti saranno fruibili live sul posto e in podcast successivamente per informare anche il pubblico cieco.