di ANDREA FILLORAMO
Da qualche tempo e con grande rammarico stiamo assistendo al declino fisico di Papa Francesco. Tutti lo vediamo che fatica a rimanere in piedi con una sofferenza sul volto notevole, che entra in San Pietro con la carrozzina, sulla quale rimane durante la celebrazione, che usa il bastone per fare alcuni passi sempre sostenuto dagli altri.
Ricordiamo che proprio l’anno scorso, il 4 luglio, il Papa è stato ricoverato d’urgenza al Gemelli per un’operazione un po’ ammantata ma che in realtà fu un’operazione molto complessa che l’ha costretto sotto i ferri per 5/6 ore e non come riferivano le notizie che circolavano allora che parlavano praticamente di un’operazione di routine e di un intervento in laparoscopia.
Data l’esperienza delle dimissioni del Papa precedente molti si chiedono: Papa Francesco valuta l’ipotesi di dimettersi? La sua imminente visita all’Aquila in occasione della Festa della Perdonanza ha portato qualcuno a tracciare un parallelo con Celestino V, il Papa del “gran rifiuto”.
Papa Francesco lo ribadisce ancora una volta in un’intervista: “Non ho intenzione di dimettermi. Al momento no”.
Papa Bergoglio riconosce di aver sempre creduto che il suo tempo in Vaticano sarebbe stato breve, “Ma non me ne rendevo conto e sono passati 9 anni”, dice con certa ironia e aggiunge: “Se vedo che non posso, o mi faccio male o sono un ostacolo lascio”,
Conclude facendo riferimento a Papa Benedetto e alle sue dimissioni: “L’esperienza è andata piuttosto bene perchè è un uomo santo e discreto e l’ha gestita bene. Ma in futuro le cose dovrebbero essere precisate meglio, o le cose dovrebbero essere rese più chiare” dice Bergoglio.
Sottolinea, quindi, considerando implicitamente equivoco, ambiquo, canonicamente distorsivo il titolo di papa emerito attribuito a papa Ratzinger, che il giorno del suo eventuale pensionamento preferirebbe essere considerato semplice “vescovo emerito di Roma” piuttosto che Papa emerito e dedicare le sue ore alla confessione dei fedeli e alla pratica della carità, visitando i malati in una parrocchia italiana.
Bergoglio dice anche che non vivrebbe in Vaticano a differenza di Ratzinger né tornerebbe nella natia Argentina, se e quando mai si ritirasse. Vorrebbe invece trovare una chiesa a Roma. “Sono il vescovo di Roma, in questo caso il vescovo emerito di Roma”, afferma il Pontefice 85enne. Insomma, Francesco ripete che “la porta è aperta”. Più chiaro di così, come sempre, non poteva essere.