SOS VILLAGGI DEI BAMBINI PRESENTA L’EVENTO #DIRITTICHEVORREI

Un flash mob divertente e coinvolgente ha animato Piazza Capranica a Roma e, in contemporanea, il Villaggio SOS di Roma dove hanno partecipato gli oltre 30 bambini e ragazzi accolti nella struttura.

Un momento di festa e colori per i più piccoli, ma anche un modo per sottolineare ad istituzioni e opinione pubblica l’importanza della partecipazione quale diritto fondamentale per contare nelle scelte che riguardano la loro stessa vita.

Nel grande giardino del Villaggio SOS di Roma, uno dei 7 presenti in Italia, le sagome di bambini con adulti rappresentanti scene di vita quotidiana si sono riempite di colori grazie alle mani e alla fantasia degli oltre 50 bambini e ragazzi accolti dal Villaggio SOS. L’evento #dirittichevorrei organizzato e promosso da SOS Villaggi dei Bambini in occasione della celebrazione della ratifica della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia (27 maggio), ha come obbiettivo quello di accendere i riflettori sulla partecipazione di bambini e ragazzi nelle scelte che li riguardano lanciando un importante messaggio: “Nessun Bambino nasce per crescere da solo”. Un’ola di colori che ha coinvoltoi bambini e i Minori Stranieri Non Accompagnati sostenuti e accolti nei Villaggi e i Programmi SOS in tutta Italia: da Crotone a Morosolo, da Ostuni a Saronno, passando per Vicenza e arrivando, appunto, fino a Roma.

In Italia 1,3 milioni di bambini vivono in condizioni di povertà e 91.000 minorenni sono vittime di maltrattamenti. Sono 26.000 invece i bambini e ragazzi accolti fuori dalla propria famiglia di origine e ogni anno, nel nostro Paese, sono circa 3.000 i care leaversovvero i giovani che raggiunta la maggiore età non possono più beneficiare della cura, della protezione e della tutela garantite dalla realtà di accoglienza residenziale – costretti, senza avere le necessarie tutele, ad avviarsi verso un percorso di autonomiaeconomica e lavorativa.

L’evento #dirittichevorrei è stata l’occasione per ribadire l’impegno di SOS Villaggi dei Bambini al fianco di bambini e ragazziprivi di cure familiari o a rischio di perderle, permettendo loro di crescere con il sostegno necessario per affrontare le tante sfide che gli si presentano durante tutte le fasi della propria vita, fino a diventare adulti indipendenti e autonomi. Obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni e opinione pubblica sull’applicazione della ConvenzioneOnu sui Diritti dell’Infanzia, a cui l’Italia ha aderito il 27 maggio 1991, che ha proprio l‘obiettivo di riconoscere i bambini e i ragazziprima di tutto come personecon proprie competenze e opinioni.

“Siamo orgogliosi e felici di poter celebrare questa giornata di festa insieme a così tanta gente e in mezzo a tanti bambini” – ha dichiarato Roberta Capella, Direttore Generale di SOS Villaggi dei Bambini– “Una giornata che vuole ricordare ad istituzioni, opinione pubblica, operatori del settore ed educatori che ogni bambino e ragazzo deve essere in grado di potersi esprimere liberamente ed essere ascoltato. SOS Villaggi dei Bambini si impegna quotidianamente per garantire la partecipazione attiva di bambini e ragazzi in ogni fase del processo decisionale della propria vita, affinché ogni giovane abbia la sua opportunità per diventare un adulto indipendente e autonomo”.

In questa direzione segnaliamo un primo importante passo in avanti: Il 29 maggio una delegazione del gruppo giovani di SOS Villaggi dei Bambini sarà ricevuta in audizione presso l’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza a Roma, dove porterà la propria esperienza e inviterà i membri dell’Osservatorio a riflettere sul tema dell’ascolto di bambini e ragazzi nella fase di accoglienza, evidenziando quanto sia ancora necessario e importante assicurare a tutti i bambini che vivono fuori alla famiglia di origine la partecipazione al proprio progetto di vita.

Un’audizione che, per la prima volta,integrerà l’esperienza diretta dei ragazzi nella fase di valutazione del nuovo Piano Nazionale, facendo sì che questo venga monitorato, anche e soprattutto, attraverso il coinvolgimento e l’ascolto di chi ne è direttamente interessato.