Dal 18 al 20 giugno, attese 30 grandi voci per leggere il futuro del continente e prefigurare l’uscita dalla pandemia…
“La metamorfosi di Europa” riparte dove l’Europa è nata, insieme al suo “mito”: nel cuore del Mediterraneo. Qui è fiorita la leggenda della fanciulla fenicia Europa, ed è nella Sicilia mediterranea, a Messina, che nel 1955 si progettarono, con una pionieristica Conferenza, le istituzioni cardine del nuovo progetto europeo, CEE ed EURATOM, schiudendo così la strada al trattato di Roma. Proprio da Messina e Taormina, in una prospettiva di rilancio e rigenerazione per l’Europa, Taobuk Festival ripartirà dal 17 al 21 giugno: «la pandemia ha segnato con tutta evidenza un crocevia della storia – spiega Antonella Ferrara, Presidente e direttore artistico del Festival – e indica la necessità di riformare radicalmente l’Unione europea per offrire risposte utili a fronteggiare shock che potrebbero diventare una caratteristica permanente del 21° secolo. La “metamorfosi di Europa’’ corrisponde all’inevitabile evoluzione verso un nuovo ordine del continente. La “guerra” pandemica, con le drammatiche crisi economiche e politiche che ne derivano, ha evidenziato un’Europa strutturalmente lenta nelle risposte, a cominciare dalla campagna di vaccinazione 2021: L’obiettivo della Conferenza è offrire risposte, idee e strumenti operativi che saranno sintetizzati nel Manifesto per la Metamorfosi di Europa».
Alla Conference di giugno sono attese 30 personalità di spicco: giornalisti, sociologi, analisti, storici e politologi, ma anche importanti autori europei, in un melting di voci chiamate a prefigurare l’uscita dalla pandemia e riprogettare il “contratto” fra le istituzioni e i cittadini europei. Fra i protagonisti della Conferenza ci sarà anche l’autore e poeta spagnolo Manuel Vilas, a Taobuk anche per la presentazione della nuova raccolta di versi “Amor”, uscito per Guanda lo scorso 6 maggio.
La finalità della Conferenza è costruire un Manifesto di priorità e proposte operative, risposte e “buone pratiche”, capaci non solo di rilanciare gli obiettivi e le sfide dei tempi, ma anche di sostenerle “dal basso”, attraverso strategie di coinvolgimento e sensibilizzazione dei cittadini.