In prima posizione l’ingegno, quello messo dal team Zancle E-Drive (ZED) formato dagli studenti dell’Università degli Studi di Messina che si presterà a partecipare alla più famosa competizione internazionale ingegneristica e tecnologica del mondo universitario.
Parliamo proprio della Formula SAE, una manifestazione organizzata ogni anno nel periodo estivo da Anfia, nella quale parecchi team provenienti da disparate nazioni in rappresentanza di altrettanti atenei universitari, si sfideranno nella progettazione di una vettura monoposto a combustione interna e a trazione elettrica. Ma in cosa consiste questa competizione? I vari atenei sfoggeranno le loro abilità tecniche-sportive nella progettazione di una vettura monoposto da competizione destinata ad una eventuale commercializzazione e in particolare, l’ateneo peloritano parteciperà nella classe 1D sviluppando una monoposto full elettric, che dovrà superare le varie prove statiche, dinamiche e di Trackdrive in modalità driverless. La manifestazione nelle precedenti edizioni vanta sponsor come Abarth, Fiat Chrysler Automobiles, Dallara e Bosch, leader nel settore automotive, i quali assisteranno alle varie competizioni.
Le innumerevoli squadre scenderanno in pista per misurare le competenze in ambito ingegneristico (nella fattispecie meccanica, elettronica e informatica), organizzazione, rispetto delle tempistiche, impegno ed economicità del progetto. Tutte caratteristiche fondamentali nel settore automotive e di conseguenza qualità ricercate dagli sponsor in questione che sono soliti individuare le varie risorse in ogni team. Pertanto, questa manifestazione sarà una ottima opportunità per l’ateneo messinese di farsi conoscere e perché no di stringere una possibile partnership con le più famose aziende nel settore automobilistico. L’Università di Messina schiera tra bulloni, chiavi inglesi, cpu, inverter e quant’altro, un gruppo di circa 40 ragazzi, provenienti da ben 5 corsi di laurea, guidati dal team manager Simone Rizzo (neoingegnere industriale con percorso in meccanica) e da 5 professori che guideranno la scuderia nei vari ambiti:
- Ing. Francesco Longo (esperto di modellazione analitica di sistemi distribuiti, Intenet of Things e sicurezza)
- Ing. Luca Patanè (esperto in modellistica e controllo di sistemi complessi con applicazione nel campo della locomozione di robot bio-ispirati)
- Ing. Emanuele Cardillo (esperto di componenti e circuiti a microonde/onde millimetriche e sistemi radar per applicazioni a corto raggio)
- Ing. Giacomo Risitano (esperto di dinamica del veicolo, fatica dei materiali, componenti e sistemi meccanici)
- Ing. Sebastian Brusca (esperto in gestione dell’energia, sistemi energetici innovativi, veicoli ibridi)
- Ing. Filippo Cucinotta (esperto in modellazione virtuale e simulazioni meccaniche e fluidodinamiche)
Queste sono le figure che accompagneranno gli studenti peloritani nella realizzazione del progetto, consci già di una esperienza alle spalle con SIC (Stretto In Carena) nel Moto Student. Vari sono i numerosi strumenti a disposizione del team, vantando una collaborazione con Nvidia ed STM ed anche con Ansys, Adams Car, Vi Grade e Siemens NX, tutti software di fondamentale importanza per la realizzazione della monoposto. Zancle E-Drive ha già tirato sui gomiti, nonostante i vari impedimenti dovuti alla pandemia per via del Covid-19, con la realizzazione e la stampa di un prototipo in scala ridotta, per poter sperimentare le varie tecnologie da implementare sul modello finale da presentare nella Formula SAE in estate 2022, data che il team si prefigge come conseguimento del progetto. Non essendoci solo la progettazione dietro questo gruppo di studenti ma una vera e propria azienda, Zancle E-Drive è in fase di sviluppo ed estende gli inviti a qualsiasi studente appartenente all’ateneo, che sia interessato o meno al mondo automobilistico, o all’aspetto informatico riguardo l’intelligenza artificiale od altri aspetti che riguardano da vicino la gestione manageriale dell’azienda. Ricordando, infine, “chiunque può essere un eroe” e “dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”.