Debutta al Teatro Le Maschere, dal 9 gennaio al 31 maggio 2024, “Parole Appassionate”, un progetto artistico che annovera otto spettacoli e che ha come fil rouge la contemporaneità e la narrazione del nostro vivere e del nostro tempo e in modo più specifico sonda l’universo femminile e prevede spettacoli in serale che hanno un carattere multidisciplinare con una commistione di linguaggi diversi.
La rassegna è organizzata dall’Associazione Centro Culturale Talia, riconosciuta al MIC, da oltre trent’anni offre una proposta di spettacoli con l’obiettivo di avvicinare il pubblico giovane e non al teatro, in un ambiente accogliente e rinnovato, quale si configura il Teatro Le Maschere di Roma.
Parole Appassionate, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico, curato dal Dipartimento Attività Culturali, per il reperimento di progetti per la concessione di contributi destinati a sale teatrali private con capienza inferiore a 100 posti, per progetti di ricerca e sperimentazione per la Stagione 2023/2024.
Un appuntamento teatrale dedicato alla leggerezza, ma con intelligenza, incentrato sull’interpretazione di attrici diverse tra loro, unite dalla voglia di raccontarsi a volte attraverso copioni nati per il teatro, altre volte con recital, altre volte con spettacoli che mescola parole, poesia e musica. Una ulteriore occasione per “emozionarsi con il cuore e la mente”, nel segno della qualità, della comicità, dell’intelligenza dei sentimenti e delle passioni.
Il progetto si apre a gennaio 2024 con due appuntamenti dedicati al grande scrittore russo Dostoevskij: LE NOTTI BIANCHE (9|10 gennaio) scritto e diretto da Marco Blanchi e Rebecca Valenti, un racconto sulla solitudine, sulla necessità di comunicare, sulla voglia e il bisogno di amare, ma anche sulle proprie paure, sul timore di lasciare le proprie abitudini per quanto banali e odiose possano essere.
IL GIOCATORE (12|13 gennaio) diretto da Gigi Palla con Gabriella Praticò, una storia di speranza e redenzione. Cambiare, evolversi, sono tutte sfide realizzabili ed esistono valori ben più importanti e preziosi del denaro e del potere.
A febbraio sarà la volta di TRE SORELLE TRE (16|18 febbraio) vaudeville di Mario Moretti con Alessia Franchin, Beatrice Gregorini e Tiziana Scrocca dirette diretta da Claudio Boccaccini e musiche di Antonio Di Pofi. “Tre sorelle tre” è sostanzialmente la storia delle tre sorelle cechoviane, qui però tutto è evocato, alluso ed animato da loro stesse come un grande gioco di teatro nel teatro.
RAGAZZO SELVAGGIO (15|17 marzo) sarà l’appuntamento di marzo, lo spettacolo scritto e diretto da Giuseppe Converti, ispirato ai testi e ai documenti di J. Itard con Paolo Cutroni, Francesco Lai, Erika Russo. Lo spettacolo offre spunti di riflessione sul rapporto uomo natura: la società ha soppiantato tutti gli ordini della natura, inventando degli inutili bisogni e desideri che fanno leva sulla fragilità e sulle debolezze dell’uomo contemporaneo.
Ad aprile avremo in scena CIRCE, LE ORIGINI (5|7 aprile) della Compagnia Zerkalo monologo interpretato da Alessandra Fallucchi e regia di Marcella Favilla. Le autrici Alessandra Fallucchi e Marcella Favilla raccontano il mito dal punto di vista femminile, oltre il mito storico, con un respiro più ampio e contemporaneo.
Nadia Baldi porterà a maggio il suo nuovo spettacolo che ha debuttato la scorsa stagione al Festival Racconto per ricominciare: LA VITA È ANCHE UN’ALTRA COSA (17|19 maggio) con Antonella Ippolito, Gea Martire, Francesca Morgante, Piera Russo. Uno spettacolo irriverente ed ironico liberamente ispirato alle figure “zoomorfiche” di Eva Menasse e alle perniciose fisime dei personaggi di Katrin Röggla e Alois Hotschnig.
LA MOSTRA (24|26 maggio), uno spettacolo diretto dal grande e compianto Gigi Proietti che ripercorre in chiave ironica la vita, l’arte e i personaggi dell’attrice, conduttrice e regista Simona Marchini.
La rassegna si chiude a fine maggio con lo spettacolo ELISABETTA I – LE DONNE E IL POTERE (29|31 maggio) di David Norisco, regia di Filippo D’Alessio con Maddalena Emanuela Rizzi. Uno spettacolo che osserva i comportamenti e le dinamiche che identificano il potere, ed è spesso distorto dall’antico retaggio che gli uomini hanno imposto. Elisabetta I ne è la figura emblematica!
“Ci piace credere che il teatro possa essere specchio della collettività, fatto di dialettica tra generazioni di artisti, un teatro di conferme e di scoperte…un teatro luogo di ricerca, studio e crescita collettiva”.
Carla Marchini e Massimo Vulcano
Teatro Le Maschere – 09 gennaio | 10 gennaio 2024
LE NOTTI BIANCHE
Liberamente ispirato al racconto di F. M. Dostoevskij
adattamento e regia Marco Blanchi
con (in o. a.) Marco Blanchi e Rebecca Valenti
costumi Carla Marchini
scene Giuseppe Convertini
assistente scene e costumi Amedeo D’Amicis
produzione Teatro Le Maschere
Orario spettacoli: martedì h. 21:00 – mercoledì h. 21:00.
Un uomo, una donna, una panchina. L’incontro tra “Il sognatore” e Nasten’ka avviene perché necessario affinché ciascuno dei due si accorga di sé stesso attraverso l’altro e, quindi, rinasca al “cambiamento”. In questa breve storia, Dostoevskij riesce a cogliere il punto di esatto e poetico equilibrio tra il sogno e il mondo reale, tra la verità e la finzione. Ne “Le notti bianche” c’è qualcosa di chiaro e di insolito per lo stile di Dostoevskij, a cominciare dalla descrizione della città che ospita la vicenda: Pietroburgo. La Pietroburgo di questo racconto non è un luogo intrappolato nei vicoli bui e malsani che stringeranno la visuale di tanti altri “eroi” Dostoevskijani come, ad esempio, il Raskol’nikov di “Delitto e castigo”, il quale vive praticamente a occhi bassi senza nemmeno accorgersi del cielo sopra di lui. Per lui c’è posto solo per la sua “idea”. E non è nemmeno l’angusto sottosuolo del protagonista delle “Memorie “troppo preso a rotolarsi nella melma del suo rancore. La Pietroburgo del “sognatore” è una città che si apre sotto l’incanto di una notte stellata di maggio, una “notte bianca” che è il riflesso di uno stato d’animo in cerca di un altro stato d’animo per potersi esprimere pienamente. Quattro notti scandiscono la dinamica del racconto e dello spettacolo. La pioggia del mattino che subentra alla fine, sembra dissolvere in una normalità senza magia il sogno che forse è stato e forse non è stato.
Teatro Le Maschere – 12 gennaio | 13 gennaio 2024
IL GIOCATORE
dal romanzo di F. Dostoevskij
traduzione e adattamento Gabriella Praticò
regia Gigi Palla
aiuto regia Anna Delfini
con (in o. a.) Gigi Palla, Gabriella Praticò
la voce del croupier è di Sergio Mancinelli
costumi Davide Zanotti
scene Lina Zirpoli e Giovanni Valgimigli
musiche Alessandro Cercato
luci Marco Laudando
produzione Teatro Le Maschere / 2giga
Orario spettacoli: venerdì h. 21:00 – sabato h. 21:00
Il giocatore è un testo esemplare per indagare il potere seduttivo del gioco: la penna di Dostoevskij, scava nell’animo del protagonista, Alekseij, per portare in superficie quasi l’inconsapevolezza dell’essere, sprofondato in un baratro da cui gli sarà impossibile uscire. In Alekseij il piacere del gioco sostituirà tutti gli altri piaceri, dominerà i suoi pensieri, e lo renderà estraneo a qualsiasi altra realtà che non sia quella del tavolo verde: al gioco sacrifica l’amore, gli affetti, la sua stessa dignità. L’aspetto interessante che in Dostoevskij, incallito giocatore anche lui, manca qualsiasi riprovazione morale: il protagonista sembra quasi autoassolversi nella sua parabola autodistruttiva, anzi sembra vivere come inconsapevole questa dimensione di dipendente dal gioco.
Teatro Le Maschere – 16 febbraio | 18 febbraio 2024
TRE SORELLE TRE
Vaudeville di Mario Moretti
liberamente tratto da “Tre sorelle” di Anton Cechov
con Alessia Franchin Beatrice Gregorini Tiziana Scrocca
regia Claudio Boccaccini
musiche Antonio Di Pofi
produzione Laboratorio Centro Voce
Orario spettacoli venerdì e sabato h. 21:00 – domenica ore 17:00.
Racconta Stanislavskij che alla fine della prima lettura delle “Tre sorelle” gli attori piangevano ed esclamavano “che dramma, che tragedia” a tali parole Cechov si rabbuiò si rattristò e uscì dal teatro, aveva scritto un vaudeville e gli attori lo prendevano per dramma.
Di aneddoti simili è cosparso il cammino teatrale di Cechov e non so se colpisca di più la sua insistenza nell’annunciare nuovi lavori comici (“sto finendo una specie di farsa” annunciava al mondo mentre stava ultimando “Il giardino dei ciliegi”) o la sua inflessibile scomunica agli allestimenti troppo drammatici dei suoi testi. È chiaro che il grande autore russo vedeva nelle pieghe della sua scrittura squarci di divertimento e comicità. Per questo l’idea drammaturgica di Mario Moretti di titolare all’interno delle “Tre sorelle” un percorso che ne esaltasse l’aspetto comico è sembrata un’occasione per restituire al grande autore russo quel connotato originale di divertimento e leggerezza insito nei suoi testi. “Tre sorelle tre” è sostanzialmente la storia delle tre sorelle cechoviane, qui però tutto è evocato, alluso ed animato da loro stesse come un grande gioco di teatro nel teatro. Le musiche di Antonio Di Pofi suggeriscono di volta in volta canzoni e balletti, sollecitano il racconto verso un’ulteriore leggerezza. Le “Tre sorelle tre” non andranno mai a mosca e in questo desiderio vano sfioriranno la loro bellezza e la loro gioventù ma l’amarezza di un destino amaro verrà alleviata dalla comicità e dal divertimento.
Teatro Le Maschere – 15 marzo | 17 marzo 2024
RAGAZZO SELVAGGIO
ispirato ai testi e ai documenti di J. Itard
traduzione Maria Antonia Pagliara
con Paolo Cutroni, Francesco Lai, Erika Russo.
uno spettacolo scritto e diretto da Giuseppe Convertini
costumi Carla Marchini
scene e disegno luci Giuseppe Convertini
assistente scene e costumi Amedeo D’Amicis
produzione: Teatro Le Maschere
Orario spettacoli venerdì e sabato h. 21:00 – domenica ore 17:00.
“Il mondo intero ama la libertà, eppure ogni creatura ama le sue catene” cit. G. Ravasi
Parigi 1803. Rue du Mont Blanc. Il salone della bellissima Madame Recamier è uno dei luoghi più frequentati dall’aristocrazia francese. Sono passati tre anni da quando è stato avvistato e catturato un ragazzo selvaggio nei boschi dell’Aveyron. Victor, così viene chiamato, è molto aggressivo, emette solo grugniti e si nutre esclusivamente di vegetali. Ha circa 14 anni e presenta sul corpo una serie di cicatrici, delle quali una sulla gola, molto evidente. Abbandonato presumibilmente quando aveva 4 anni, è del tutto incapace di comunicare e relazionarsi con i suoi simili. A prendersi cura di lui è il medico Jean Itard, che a dispetto di tutti gli altri medici che lo reputano un caso impossibile, sta cercando di educarlo, per reinserirlo nella società. Madame Recamier, curiosa come tutti i francesi, vuole conoscere il ragazzo e averlo come ospite ad una delle sue cene. Itard accetta l’invito.
Teatro Le Maschere – 5 aprile | 7 aprile 2024
CIRCE LE ORIGINI
di Alessandra Fallucchi & Marcella Favilla
con Alessandra Fallucchi
regia Marcella Favilla
scene e costumi Sara Bianchi
musiche Massive Attack
luci Giuseppe Filipponio
assistenti alla regia Chiara Anzelmo & Lorenza Molina
movimenti Scenici Fabrizio Federici
foto Manuela Giusto
Organizzazione – Produzioni Zerkalo
Orario spettacoli venerdì e sabato h. 21:00 – domenica ore 17:00.
Circe è la figlia di Elios, Dio del Sole, e dalla Ninfa Perseide: ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli Dei. Quando a causa di questa sua natura eccentrica viene esiliata nell’Isola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara ad addomesticare le bestie selvatiche, affina le sue arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amori, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia, accompagnano gli innumerevoli incontri e scontri che le riserva il destino…finché non più solo maga ma anche amante dovrà scegliere una volta per tutte se appartenere al mondo divino o a quello dei mortali che ha imparato ad amare. La Circe greca è figura ambigua e ambivalente: crudele ma anche pietosa, ostile ma anche amica. Circe è Donna, Ninfa, Maga, Amante ma anche Moglie, racchiude le molte potenzialità del femminile e di queste ci interessa parlare.
Teatro Le Maschere – 17 maggio | 19 maggio 2024
LA VITA È ANCHE UN’ALTRA COSA
testi di Alois Hotschnig, Eva Menasse, Kathrin Röggla
a cura di Nadia Baldi
con Antonella Ippolito, Gea Martire, Francesca Morgante , Piera Russo
produzione Teatro Segreto
Orario spettacoli venerdì e sabato h. 21:00 – domenica ore 17:00.
I Racconti anche in questa circostanza diventano il transito virtuoso di una particolare contaminazione: da un lato la letteratura contemporanea austro-germanica, dall’altro allocazioni sia psicologiche che geografiche a noi più vicine. In questo specifico caso, però, lo scarto ipotetico ha trovato sintesi ideale in un assunto tematico comune: la perversione di certe relazioni familiari. Il filtro espressivo è quello del racconto teatrale, un racconto che per sua natura restituisce passaggi e segni simbolici della vita. Nelle drammaturgie immaginate, questa “vita”, la racconteremo attraverso quelle dinamiche, troppo spesso ossessive e tossiche, che si annidano nelle famiglie. In quelle aggregazioni parentali, cioè, in quei nuclei affettivi che inevitabilmente finiscono per avvilupparsi in sé stessi stabilendo regole e modalità che frequentemente si pongono lontane dalla realtà. Uno spettacolo irriverente ed ironico liberamente ispirato alle figure “zoomorfiche” di Eva Menasse e alle perniciose fisime dei personaggi di Katrin Röggla e Alois Hotschnig.
Teatro Le Maschere – 24 maggio |26 maggio 2024
LA MOSTRA
confessioni semiserie sull’arte
Scritto da Simona Marchini e Claudio Pallottini
regia Gigi Proietti
con Simona Marchini
e con Claudio Pallottini
Musiche eseguite dal vivo da Andrea Bianchi
produzione Teatro le maschere
Orario spettacoli venerdì e sabato h. 21:00 – domenica ore 17:00.
La Mostra ripercorre in chiave ironica la vita, l’arte e i personaggi dell’attrice e regista Simona Marchini. Un’artista capace di dare vita attraverso un racconto pungente e riflessivo a quelli che sono stati i momenti più significativi della sua meravigliosa carriera. In scena Simona Marchini, Claudio Pallottini il tutto arricchito da momenti musicali live del pianista e comico Andrea Bianchi. Simona Marchini confesserà al pubblico i tanti perché che accompagnano la sua vita: perché non è diventata la più grande ballerina del Bolscioi; perché non è diventata la Callas; perché si commuove con Traviata; e poi perché l’Arte è importante? Cos’è la cultura? Ma soprattutto, perché Don Lurio è un mito?! Sul palco, trasformato proprio in una galleria d’arte alla vigilia di una mostra, scorrono così le proiezioni di grandi capolavori, dalle opere di Leoncillo ai tagli di Lucio Fontana. Il risultato è uno show divertente, essenziale ma proprio per questo unico. Proietti ha diretto uno spettacolo privo di abbellimenti e orpelli di ogni genere: sul palco, infatti, si possono notare una struttura centrale rettangolare, una sedia, un appendiabiti e un pianoforte.
Teatro Le Maschere – 29 maggio |31 maggio 2024
ELISABETTA I – LE DONNE E IL POTERE
di David Norisco
Con Maddalena Rizzi
regia Filippo d’Alessio
scenografia Tiziano Fario
costumi Silvia Gambardella
produzione Seven Cults
Orario spettacoli mercoledì, giovedì e venerdì h. 21:00
Il tema del potere da sempre vive di un immaginario al maschile, anche quando è una donna al posto di comando. Lo sguardo che osserva i comportamenti e le dinamiche che identificano il potere è spesso distorto dall’antico retaggio che gli uomini hanno imposto. Come le donne si sono orientate in rapporto al potere, dentro questi stretti confini, è ciò che con attenzione proviamo ad indagare ed Elisabetta I ne è la figura emblematica. I confini del potere si disegnano in strategie, tattiche, linee orizzontali e verticali: una partita a scacchi immaginata dagli uomini giocata da una donna. Così tutto cambia, i contorni assumono colori imprevisti, il rapporto con il potere vive di continui conflitti, le tensioni sono stridenti, le soluzioni impreviste. Il potere come una macchina infernale è sempre pronto a prendere il sopravvento Le donne e il potere. Uno studio sul potere, tra uomini e donne.
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