Cibo, Clima e Bellezza futura come prospettiva di una vita dignitosa per tutte e tutti, a partire da chi – i giovani di oggi – con gli anni che verranno, dovrà trovare soluzioni sostenibili, ripensare le relazioni tra le persone, i sistemi economici e sociali, l’ambiente, e la produzione di cibo, partendo da un rapporto armonico con la natura, l’unico possibile. Ne discuteranno 150 ragazze e ragazzi in rappresentanza della società civile italiana in occasione di Anteprima Terra Madre, che si svolge al MAXXI di Roma dal 24 al 26 maggio, insieme all’edizione romana di Festa del BIO.
L’evento è organizzato da Slow Food Italia, Regione Lazio, Arsial e FederBio con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, il sostegno del Comune di Roma e il supporto di Reale Mutua, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia.
Oltre 30 le associazioni che partecipano alla tre giorni, tra cui Agesci, AGIA-CIA Agricoltori Italiani, Agroecology Europe, Arci, LVIA, CNG Consiglio Nazionale Giovani, Coldiretti Giovani, Comunità di Sant’Egidio, Demeter, Giovani cuochi dell’Alleanza Slow Food e produttori dei Presìdi Slow Food, Giovani delle Acli, I.I.S.S. “V. Cardarelli” di Tarquinia, I.P.S.E.O.A. “Tor Carbone – A. Narducci” di Roma, Legambiente, Libera, Liminal, Marevivo, Modavi, Navdanya International Onlus, Oltreterra, Recup Roma, Slow Food Youth Network Italia, UCI – Unione Coltivatori Italiani, UNISG – Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, WWF.
Ad aprire la tre giorni di lavori, venerdì 24 pomeriggio, tre lectio magistralis sui temi centrali della manifestazione, trasmesse in streaming a partire dalle 16 su www.terramadresalonedelgusto.it: clima con Sara Segantin, ambassador per l’European Climate Pact, bellezza futura con Eugenio Cesaro, fondatore della band Eugenio in Via di Gioia, e cibo con Carlo Petrini, fondatore di Slow Food.
Sabato 25 maggio, i giovani seguiranno i lavori di gruppo, tavoli in cui i partecipanti avranno l’occasione di mettere per iscritto richieste, istanze e obiettivi in un documento di sintesi che, una volta rielaborato e arricchito, verrà presentato a Terra Madre Salone del Gusto 2024, dal 26 al 30 settembre a Torino.
Le lectio saranno precedute, a partire dalle 15, dall’inaugurazione di Anteprima Terra Madre e Festa del Bio con Giancarlo Righini, Assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio, Massimiliano Raffa, Commissario Straordinario Arsial, Sabrina Alfonsi, Assessora all’Ambiente, all’Agricoltura e al Ciclo dei Rifiuti del Comune di Roma, Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio e Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia.
Clima, bellezza futura e cibo: le tre lectio magistralis
Da anni le giovani e i giovani di tutto il mondo si stanno mobilitando contro l’inazione nei confronti della crisi climatica in atto, che sta compromettendo di fatto il loro futuro. È questo il punto di partenza da cui si sviluppa la prima lectio, dedicata al clima, di Segantin: «Bisogna cambiare la cultura dello sfruttamento, della prevaricazione e della violenza con una cultura della coesistenza, della condivisione e della comprensione. Sulla pratica, bisognerebbe tagliare i sussidi ambientalmente dannosi, quelli al fossile, al mercato delle armi e della guerra. Quando c’è la guerra c’è la sospensione di qualsiasi tipo di diritto civile, umano e ambientale. Nel quotidiano, è necessario ridurre drasticamente il consumo di carne e derivati. Non sono più discussioni filosofiche, basta andare in America Latina o Africa, dove per le nostre bistecche la gente muore ogni giorno. Bisogna non alimentare il fast fashion. L’obiettivo è sensibilizzare sui consumi in generale, ma eliminando gli sprechi. Si parla di decrescita, intesa come crescita in senso di aumento del benessere, in termini di lavoro, di diritto all’istruzione e di parità di genere» continua Segantin.
A illustrare il tema della bellezza futura è Eugenio Cesaro, fondatore della band Eugenio in Via di Gioia insieme ad altri tre musicisti torinesi, che grazie ai loro testi d’impatto trattano spesso il tema ambientale sotto vari aspetti.
Tra riflessioni sull’attualità e aneddoti personali, Cesaro dialogherà con i ragazzi, ponendosi e ponendo tante domande su come la bellezza possa essere una promessa di felicità, un orizzonte futuro a cui tutte e tutti dovremmo mirare, ma anche su come la sua ricerca possa portare a tanti cambiamenti, nella dimensione collettiva e nella vita personale: «Mio padre, quando dovevo scegliere l’università, voleva a tutti i costi studiassi ingegneria. Discutemmo molto, poi presi coraggio e scelsi design. Per tre anni non ha sostenuto la mia decisione, poi quando mi sono laureato è venuto verso di me e mi ha detto: “sono felice che tu sia diventato un designer”, io l’ho guardato e gli ho risposto: “papà, voglio fare il cantante”».
Per molte persone accade almeno tre volte al giorno, ma spesso non ci facciamo quasi caso. Che si tratti di piante, funghi o animali, tutti i giorni ci sediamo e usiamo bocca e mani per incorporare altri esseri viventi: prendiamo la loro vita e la trasformiamo nella nostra. Per noi, in quanto animali, mangiare significa incontrare altri esseri viventi, e vivere della loro vita. La vita si nutre di vita. È questo il cibo: vita. Per questo, chiude la giornata del 24 maggio la lectio di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, da sempre grande alleato delle giovani generazioni e delle loro potenzialità: «Dal cibo dipende molto del nostro essere umani. Allo stesso tempo il cibo è l’aspetto che, più di qualsiasi altro, quotidianamente ci lega alla Natura. La scelta del tema della prossima edizione di Terra Madre, giunta al suo ventesimo anniversario, vuole rimarcare questa profonda connessione. Essere Natura vuol dire risanare il rapporto con gli alimenti che ogni giorno scegliamo. Da troppo tempo infatti il cibo non è più nutrimento e cura, ma ammala i nostri corpi per via di abitudini scorrette che privilegiano la quantità (calorica) alla qualità (nutrizionale); ammala il nostro spirito, perché provoca gravi ingiustizie sociali; ammala il pianeta, perché è tra i primi responsabili della crisi climatica, pagandone poi un prezzo altissimo. Per tornare a sentirci parte degli ecosistemi in cui viviamo, è bene informarci e assumere scelte consapevoli per una sana e corretta alimentazione, a partire dai giovanissimi. Ed è in questo solco che abbiamo lanciato l’appello al Governo per inserire l’educazione alimentare nelle scuole di ogni ordine e grado» conclude Petrini. L’invito dunque è a sostenerlo, firmando su https://appelloeducazionealimentare.it.
Il grande mercato: i Mercati della Terra del Lazio e il focus sul biologico
Durante l’Anteprima Terra Madre, oltre all’incontro dei giovani e alle lectio magistralis, il 25 e il 26 maggio ci sarà un grande mercato aperto al pubblico, con la partecipazione di oltre 60 produttori dei Mercati della Terra, dei Presìdi Slow Food e delle aziende biologiche del Lazio. I prodotti provengono tutti da imprese di piccole dimensioni che rientrano nei sistemi del cibo locali dei comuni interessati, e sono proposti direttamente dai produttori, che ne garantiscono la freschezza e la stagionalità.
Festa del BIO
Crisi climatica, cibo e agricoltura biologica. Questi i temi al centro della tappa romana della Festa del BIO. All’evento si racconta come da nicchia, il biologico sia diventato uno strumento fondante delle politiche green europee poiché, contrastando gli impatti climatici, tutela la fertilità del suolo e gli ecosistemi, contribuendo così a sostenere gli agricoltori. Per raggiungere l’obiettivo europeo del 25% di terreni coltivati a bio entro il 2030, che attualmente è meno del 10%, è essenziale incrementare la consapevolezza collettiva che il biologico è l’approccio migliore dal punto di vista ambientale, economico e sociale. L’Italia è tra i Paesi più virtuosi in Europa guidando, con quasi il 20% di superfici bio, la transizione verso l’agroecologia. Condotta da Patrizio Roversi e Tessa Gelisio, la Festa del BIO prevede talk, degustazioni, intrattenimento e divertimento per tutta la famiglia. È un’iniziativa supportata da “Being Organic in Eu”, il progetto promosso da FederBio in collaborazione con Naturland e cofinanziato dall’Unione europea ai sensi del Reg. Eu n.1144/2014.