Si è conclusa un’estate che ha portato alla riscoperta di un’Italia meno nota e dei suoi tanti tesori nascosti, in cui i borghi – autentiche eccellenze del territorio che si distinguono per la loro dimensione umana, il calore e l’accoglienza – hanno registrato risultati formidabili in termini di flussi turistici.
L’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano conferma un bilancio positivo per le località minori dell’entroterra, scelte quest’estate dal 7% degli intervistati rispetto all’1% dello scorso anno. Circa il 70% dei borghi certificati con la Bandiera Arancione dichiara, inoltre, di aver registrato flussi turistici superiori (55%) o in linea con lo scorso anno (12%). Un risultato eccezionale, soprattutto in questa estate, caratterizzata dall’incertezza e dalla crisi generale del turismo italiano e mondiale.
La valorizzazione dei borghi e delle mete dell’entroterra è tra i principali obiettivi del Touring Club Italiano che trova, nella situazione contingente, una spinta per rilanciare un approccio al viaggio attento e consapevole.
Per questo l’associazione non profit, che da 126 anni si prende cura dell’Italia come bene comune, oggi rinnova questo impegno e inaugura la “Stagione dei Borghi”, per mantenere accesi i riflettori su quei centri già apprezzati nella stagione estiva, affinché, proprio ora rivelino tutto il loro splendore.
Il lancio della campagna di promozione digitale invita a scoprire il fascino dei borghi Bandiera Arancione anche nelle giornate più fresche e più corte, ma ricche di sapori, tradizioni e una natura dai colori unici.
Il sito benvenuto.bandierearancioni.it, che si tingerà di colori prima autunnali e poi invernali, offre infatti, suggerimenti di passeggiate, per godere ad esempio lo spettacolo del foliage nei dintorni di Santo Stefano d’Aveto in provincia di Genova o a Civitella Alfedena nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Si troveranno inoltre consigli per gustare prodotti tipici di stagione come il tartufo bianco di Moncalvo, nell’astigiano, il fasulin dell’öc in modalità “drive-in” a Pizzighettone nel cremonese, o assistere alla raccolta dello zafferano di montagna a Rocca Pietore, tra le Dolomiti bellunesi…
Tutte esperienze uniche, per vivere la bellezza in totale sicurezza.
Si inaugura così una nuova stagione del turismo lento, all’insegna dell’accoglienza e dell’autenticità che i borghi Bandiera Arancione sanno offrire.
Cos’è la Bandiera arancione
Tra le tante attività a favore del patrimonio culturale e storico italiano, il Touring dal 1998 seleziona, certifica e promuove con la Bandiera Arancione i borghi (con meno di 15.000 abitanti) eccellenti dell’entroterra. L’iniziativa si sviluppa in completa coerenza con la funzione e la storia del Touring Club Italiano, in linea con tutte le sue iniziative volte a promuovere uno sviluppo turistico sostenibile, dove la tutela del territorio e del patrimonio è connessa all’autenticità dell’esperienza di viaggio. La Bandiera Arancione Touring, marchio di qualità turistico-ambientale, è stata pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Le Bandiere Arancioni oggi sono 247 e rappresentano l’8% delle circa 3.000 candidature analizzate.
Nei borghi “arancioni”, si registra in media, dall’anno di assegnazione del marchio, un incremento dell’ 81% del numero di esercizi ricettivi e del 79% delle strutture ristorative (in media l’apertura di tre nuovi ristoranti per Comune). Si registra, inoltre, in media un aumento del 45% degli arrivi e del 38% delle presenze, dall’anno precedente all’assegnazione del marchio ad oggi.
Per scoprire come organizzare al meglio un weekend in Italia, sostenendo i piccoli borghi:
benvenuto.bandierearancioni.it
Per condividere la propria esperienza:
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