A due anni dall’escalation del conflitto in Ucraina, più di 10.500 civili sono stati uccisi, tra cui 587 bambine e bambini, e quasi 20 mila persone sono state ferite, mentre i continui bombardamenti, le mine e gli attacchi dei droni hanno lasciato una generazione traumatizzata, sfollata e spaventata per la propria vita.
Si tratta di una media di 42 civili uccisi e feriti al giorno, da quando il conflitto si è intensificato[1], e gli ultimi mesi sono stati particolarmente letali, dichiarano 51 membri della Piattaforma delle ONG umanitarie in Ucraina[2], tra cui Save the Children. Il gruppo, composto da organizzazioni locali e internazionali che lavorano nel Paese, chiede l’immediata protezione dei civili e ricorda agli Stati membri le promesse fatte per affrontare i drammatici bisogni umanitari della popolazione in Ucraina.
Più dell’87% delle persone uccise, ovvero 9.241, sono vittime di armi esplosive[3], mentre molti hanno subito conseguenze che hanno drammaticamente cambiato le loro vite, come la perdita di arti o della vista. Si ritiene che il numero sia ampiamente sottostimato, poiché le Nazioni Unite continuano a verificare le cifre. Allo stesso tempo, anche le persone lontane dalla linea del fronte, in Ucraina, hanno bisogno di sostegno per ricostruire le loro vite e riprendersi.
“Mia figlia sta crescendo nel seminterrato”, racconta Sviatlana. Lei e la figlia di 7 anni hanno deciso di rimanere a Kherson, una zona sottoposta a pesanti bombardamenti. Il periodo più lungo che abbiamo passato al buio senza elettricità è stato di un mese e mezzo, e ora quando c’è un blackout cerco di scherzare con mia figlia: “Cos’è un giorno, abbiamo già avuto di peggio. Adesso c’è solo da aspettare e sopravvivere. È solo una bambina e vuole giocare al parco giochi all’aperto, ma non può lasciare il seminterrato”.
Due anni di ripetuti combattimenti hanno distrutto vite, case e mezzi di sussistenza, lasciando 14,6 milioni di persone, tra cui quasi 3 milioni di bambini, nel disperato bisogno di assistenza umanitaria in tutta l’Ucraina[4]. Quasi l’80% delle persone bisognose di aiuto necessita anche di supporto per la propria salute mentale. Solo nel 2022[5], il livello di povertà in Ucraina è quintuplicato passando dal 5 al 24%.
A causa delle violenze in corso, circa 4 milioni di persone sono ancora sfollate all’interno dell’Ucraina e più di 5,9 milioni sono state costrette a fuggire nei Paesi vicini[6]. Anche se il 67% degli sfollati interni dichiara di voler tornare, un giorno, a casa[7], molti non sono in grado di farlo perché la guerra ha distrutto le loro comunità e i loro mezzi di sostentamento. Molti sfollati faticano a integrarsi nelle loro nuove comunità, dove è difficile trovare lavoro e alloggio. Le donne rappresentano il 58% degli sfollati interni e hanno più probabilità degli uomini di essere disoccupate e di dipendere dagli aiuti umanitari.
I gruppi vulnerabili sono colpiti in modo sproporzionato dalla guerra in corso. Le disuguaglianze esistenti, tra cui quelle che colpiscono i bambini, i Rom, le persone LGBTQIA+, gli anziani e le persone con disabilità, sono destinate ad aumentare nel lungo periodo, poiché gli effetti della crisi si sommano alle esigenze specifiche.
“Mentre la guerra continua, la vita è ben lontana dalla normalità. I civili vivono quotidianamente sotto la minaccia di missili e granate, che continuano a colpire aree civili popolate, seminando morte e distruzione, sia nelle zone vicine alla linea del fronte che in quelle più distanti”, ha dichiarato Joanna Garbalinska, Direttrice della Piattaforma delle ONG umanitarie in Ucraina. “La Piattaforma umanitaria delle ONG in Ucraina chiede che tutti gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili cessino immediatamente, in particolare nelle aree urbane densamente popolate, in quanto possono costituire gravi violazioni del diritto internazionale umanitario. I civili devono sempre essere protetti dalla violenza. La giornata di oggi segna una triste pietra miliare della guerra in Ucraina. Mentre i combattimenti entrano nel terzo anno dall’escalation, le agenzie umanitarie in Ucraina ricordano agli Stati membri le promesse fatte per affrontare la crisi. Oggi il sostegno umanitario è più necessario che mai. Finanziamenti di lungo periodo a sostegno degli sforzi umanitari e per il recupero – con la società civile ucraina in prima linea – sono fondamentali per la sicurezza dei civili e per il futuro dell’Ucraina”.
I firmatari:
“БО “”МБФ “”Руки друзів””// Friends’ Hands
ACTED
Action Against Hunger (ACF)
ActionAid
ГО “АЛЬЯНС.ГЛОБАЛ” // ALLIANCE.GLOBAL, Public Organization
arche noVa
CARE
Caritas Ukraine
Caritas Zaporizhzhia
Corus International
CUAMM – Doctors with Africa
Danish Refugee Council
Estonian Refugee Council
ГРОМАДСЬКА ОРГАНІЗАЦІЯ “ЕДКЕМП УКРАЇНА” // Public Organization “EDCAMP UKRAINE”
FHI 360
Fida International Ukraine
Finn Church Aid
Help-Hilfe zur Selbsthilfe
Helvetas Swiss Intercooperation
Humanity & Inclusion – Handicap International (HI)
humedica e.V.
International Rescue Committee
INTERSOS
La Chaîne de L’espoir
Lutheran World Federation
MAG (Mines Advisory Group)
Medair
Médecins du Monde International Network
Medical Teams International
Mercy Corps
Nonviolent Peaceforce
Norwegian Refugee Council
Oxfam
People in Need
Plan International
Premiere Urgence Internationale
Right to Protection
Save the Children
Solidarités international
Stichting Vluchteling (The Netherlands Refugee Foundation)
Terre des Hommes
Паросток// Parostok
UK-Med Ukraine
Ukrainian Red Cross Society
Українська фундація громадського здоров‘я // Ukrainian Foundation for Public Health
Welthungerhilfe
World Vision International
ZDOROVI
ГО “Дівчата”// NGO “Girls”
ГО «ГІ Допоможемо Разом» //NGO “Will Help Together”
Єдність чеснот//NGO “Unity of Virtue”