Concluso il primo step del corso finanziato anche in Sicilia dall’Unione ciechi e ipovedenti nazionale e da Con i Bambini. Il presidente regionale Minincleri, “Formati ottanta insegnanti e corsi per cinquanta minori ai quali sarà donato un pc con ausili tiflodidattici”. Dopo Catania, Messina e Palermo, da settembre le altre sei province siciliane…
Bloom again, ossia rifiorire. Questo il titolo del progetto finanziato in Sicilia, Campania, Lazio, Toscana e Lombardia dall’Uici nazionale e da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Il progetto ha il fine di promuovere l’inclusione dei minori con disabilità visiva e disabilità aggiuntive, fornendo loro gli strumenti per gestire e vivere in maniera produttiva ed efficace la propria quotidianità, conquistare autonomia e superare le barriere culturali e sociali.
“In Sicilia – ha spiegato Gaetano Renzo Minincleri, presidente regionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti – stiamo concludendo la prima fase, che ha interessato le province di Catania, Messina e Palermo. Il secondo step riguarderà invece le altre sei province siciliane”.
“La prima fase – ha aggiunto -, prevedeva innanzitutto la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti delle scuole. Per ogni provincia dei nostri docenti hanno tenuto per loro dei corsi on line, due per ciascuna delle tre province per un totale di ottanta partecipanti. I corsi avevano lo scopo di dare agli insegnanti una preparazione tiflodidattica, tifloinformatica e tiflotecnica. Adesso, per concludere il primo step, sta per partire un corso d’informatica di sessanta ore per cinquanta ragazzi non vedenti e ipovedenti dagli otto ai diciotto anni con insegnanti che andranno a formarli a domicilio, con lezioni individuali. In più a ciascuno di loro verrà donato un computer portatile con ausili tifloinformatici”.
“Il secondo step – ha concluso Minincleri -, che riguarda le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Trapani, partirà in settembre con le medesime modalità. Anche in questo caso saranno donati cinquanta pc”.
Luca Grasso, responsabile del Polo Tattile Multimediale di Catania e che ha da poco concluso il corso per i docenti peloritani, ha sottolineato come sia stato organizzato per gli insegnanti curriculari, quelli di sostegno e gli assistenti alla comunicazione.
“Era ovviamente mirato – ha spiegato -, alla conoscenza della tifloinformatica e all’uso dei suoi strumenti peculiari: computer con display Braille, sistemi di sintesi vocale, screen reader, software di ingrandimento, stampanti Braille. Ma non solo: il corso era finalizzato prima di tutto a un corretto approccio da tenere, nella scuola, nei confronti di allievi non vedenti e ipovedenti”.
“La nostra finalità – ha aggiunto – è stata dunque prima di tutto quella di diffondere, oltre a indispensabili notizie su sistemi di scrittura come quello inventato da Luis Braille, anche la conoscenza delle problematiche della disabilità visiva e la cultura dell’inclusione. Una visione indispensabile per poter lavorare sugli scolari con questi problemi favorendo l’integrazione all’interno delle classi e della scuola. Per rifiorire. Bloom again”.