Continuano nell’Istituto per ciechi di Catania le prove dello spettacolo tratto da Shakespeare, prodotto da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily e messo in scena dal regista Giovanni Anfuso che ne firma anche l’adattamento. Già in prevendita i biglietti per il debutto del nove luglio. Alcuni degli attori e la coreografa parlano di danze rinascimentali, delle battute “alla catanese” dello Shakespeare “siciliano” e degli accostamenti con Plauto, Terenzio, Pirandello e Brancati…
“La cosa più straordinaria di questo spettacolo è che nel meraviglioso chiostro dell’Ardizzone Gioeni abbiamo scoperto, proprio nel centro di Catania, un Globe theatre (il teatro di Londra eretto nel 1599 da William Shakespeare per far recitare la sua compagnia, ndr), uno spazio che vale davvero la pena di conoscere. E c’è da augurarsi che queste Allegre comari rappresentino solo l’inizio di una shakespeariana catanese che merita di durare al lungo”.
Lo ha affermato Salvo Piro, attore il quale interpreta mastro Ford nello spettacolo che debutterà il nove luglio nell’Istituto per ciechi di Catania – è già possibile acquistare i biglietti in prevendita on line o nei punti vendita convenzionati del circuito BoxOffice Sicilia – www.ctbox.it – nell’adattamento e per la regia di Giovanni Anfuso.
“Ford – spiega Piro – è il marito geloso che, temendo di essere fatto cornuto, scatena la sua feroce rabbia, ma cade in questa burla meravigliosa ordita dalle protagoniste, rimettendoci un po’, nel cuore, ma, in fondo, divertendosi”.
“Io invece – ha spiegato Davide Sbrogiò – interpreto il personaggio di sir John Falstaff, che è vittima di un po’ tutte le protagoniste femminili di questa commedia. È uno smargiasso, un uomo estremamente preso di sé. Ricorda un po’ certi personaggi delle commedie di Plauto e di Terenzio e in un certo senso possiamo dire che anticipa quel gallismo che sarebbe stato, qualche secolo più avanti rispetto a Shakespeare, narrato dal catanese di Pachino, Vitaliano Brancati. Falstaff ha un’opinione molto alta del proprio ego, ma verrà punito da queste donne che dimostreranno di essere molto più intelligenti di lui e sveleranno, qualora ce ne fosse bisogno, la sua vera indole”.
Proprio al desiderio di rivedere questo personaggio, protagonista dell’Enrico IV, si dovrebbe, secondo la tradizione, la decisione della regina Elisabetta prima di ordinare al Bardo di Stratford “di continuare – come scrisse Nicholas Rowe nel 1709 nella sua Life of Shakespeare – le vicende di Falstaff con un altro dramma, e di mostrarlo innamorato”. In più il bardo sarebbe stato costretto a scrivere il testo di The Merry Wives of Windsor in sole due settimane.
Le prove della commedia vanno dunque avanti, sotto la guida di Giovanni Anfuso, sul grandioso palcoscenico fatto montare dai produttori – Buongiorno Sicilia e Vision Sicily, gli stessi di Inferno e Odissea, premiati dal pubblico con il sold out per 230 repliche – all’interno del magnifico chiostro. In un’atmosfera a metà tra passato e presente.
“Lo spettacolo – ha sottolineato la coreografa Fia Distefano – comincia con una danza rinascimentale, con tutti i nostri attori a ballare in palcoscenico esattamente come si faceva al tempo in cui Le allegre comari venne scritta. Il pubblico potrà apprezzare la versatilità di questi attori magnifici, capaci di esaltare non solo i caratteri della commedia, ma anche i movimenti geometrici di queste danze”.
L’atmosfera, nella compagnia, è di tensione ma anche di euforia per le prove.
“Ci stiamo divertendo un mondo – ha raccontato Barbara Gallo -, sia perché stiamo provando con amici con i quali non lavoravamo insieme da anni, sia perché in questa commedia Shakespeare prende dalla vita stessa i caratteri per mutarli in esilaranti personaggi. Io interpreto Comare Quickly, donna veloce, capace di contribuire a tirare le fila di tutti i meccanismi dell’intreccio narrativo. Nella storia, il mio personaggio riesce, con le altre Comari, a prendere in giro questi maschi che, come si direbbe oggi, se la tirano. Le donne hanno sempre una grande forza e Shakespeare lo sapeva bene”.
“Quickly – ha concluso l’attrice – è una sorta di Saracena (personaggio del Berretto a sonagli di Luigi Pirandello, ndr), ma molto più ironica, più divertente. Con tante battute che potremmo definire alla catanese. E questo rafforzerebbe l’ipotesi secondo la quale Shakespeare sarebbe stato siciliano”.
Gli interpreti dello spettacolo sono, in ordine alfabetico, Angelo D’Agosta, Valentina Ferrante, Barbara Gallo, Plinio Milazzo, Luigi Nicotra, Salvo Piro, Liliana Randi, Davide Sbrogiò e poi Pietro Casano, Gabriele D’Astoli, Corrado Drago, Luciano Fioretto, Giulia Messina, Davide Pandolfo, Francesco Rizzo, Fabrizio Scuderi, Mattia Valenti.
Costumi ed elementi scenici sono di Riccardo Cappello, le musiche sono firmate da Paolo Daniele e le coreografie da Fia Distefano. L’aiuto regista è Agnese Failla.
Per seguire l’evolversi delle prove e formulare domande agli artisti ci si può collegare con la pagina Facebook de Le Allegre comari di Windsor, visitabile all’indirizzo https://www.facebook.com/LeAllegreComariDiWindsor/