UN POPOLO A MILANO PER LE CURE DOMICILIARI

Si è svolta domenica pomeriggio la manifestazione sulle terapie domiciliari precoci, la seconda conferenza, in piazza Duomo a Milano. Una grande folla ha sostenuto i medici che hanno curato il covid 19 a casa. “E tutto questo senza media, politici, vip o star a fare da richiamo. Solo medici, pazienti, gente comune e la forza del passaparola, della veritá che vince sulle menzogne, della vita che vince sulla morte, del bene fatto gratis che vince sul male fatto per i soldi”. Così si esprime in un post su fb l’amica Sara Fumagalli, responsabile e coordinatrice dei progetti umanitari dell’associazione “Umanitaria Padana Onlus”.

Una manifestazione completamente ignorata, “Ma la vera notizia – scrive Zambrano su LanuovaBq.it – è che c’è un popolo di persone libere che non ha smesso di pensare con la propria testa. E ora si profila anche un referendum popolare”. (A. Zambrano, Curare il Covid, il popolo libero che i media non vedono, 8.6.21, lanuovabq.it)

Il blog cattolico denuncia il conformismo o meglio il servilismo dei giornali e delle televisioni che non hanno ritenuto opportuno dare rilievo alla notizia. Ad eccezione di Enrico Mentana che però ha disprezzato la manifestazione, facendola apparire di parte, come no vax. “Ormai siamo allo stigma sociale e poco importa se domenica in piazza Duomo i medici che hanno parlato a favore delle cure domiciliari precoci fossero tutti vaccinati”. E questa è l’ulteriore prova della poca obiettività della stampa.

Il giornalista ha sostenuto che in piazza “c’era il partito delle cure, ma la cura non c’è”. Naturalmente un po’ di qualunquismo non guasta. Infatti, la questione è che “la cura al covid non c’è se si decide, come si è deciso, che il coronavirus non si doveva curare”. Invece ormai sappiamo come hanno dimostrato centinaia di medici, che il Covid si può curare eccome. Tra i tanti medici presenti, c’era anche il dottor Andrea Mangiagalli, che ha polemizzato sulla perniciosa raccomandazione della vigile attesa, “che ha costretto all’abbandono terapeutico migliaia e migliaia di persone che sono poi morte in ospedale”.

Questa delle cure domiciliari è una battaglia che mi ha appassionato da tempo, purtroppo poche forze politiche, pochi esponenti della cultura, hanno preso a cuore la questione. Tuttavia, dopo la grande manifestazione di domenica, si è compreso che c’è ancora un’Italia che pensa e che non ha paura di esporsi. “E non è un partito, anzi, se qualche giornalista volesse andarci a guardare scoprirebbe che forse si tratta della maggioranza silenziosa del Paese che ha perfettamente capito che il covid è una malattia non incurabile, lo diventa se affrontata in ritardo, che è quasi sempre colpevole. Le fake news ormai stanno in poco posto. E sicuramente è questo che dà maggiormente fastidio ai padroni del vapore: che ci siano persone libere e non controllabili che scendono in piazza indossando una maglietta che sostiene il contrario di quanto non uno, ma ben due governi, hanno sciaguratamente portato avanti”.

 

DOMENICO BONVEGNA