I casi di morbillo stanno aumentando a livelli preoccupanti nel mondo, sospinti da 10 Stati nei quali si registra oltre il 74% dell’incremento totale, e da diversi altri che pure erano stati precedentemente dichiarati “liberi dal morbillo” (measles free) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
A livello globale, 98 Stati hanno fatto registrare un aumento nei casi di morbillo nel 2018 rispetto all’anno precedente, minando così i progressi finora ottenuti contro questa malattia, ampiamente prevenibile ma dagli effetti potenzialmente letali.
Ucraina (+30.338 casi rispetto al 2017), Filippine (+13.192) e Brasile (+10.262) hanno fatto registrare i maggiori incrementi nell’anno appena trascorso.
Particolarmente allarmante la situazione dell’Ucraina, dove si sono contati ben 35.120 casi di morbillo nel 2018 e addirittura 24.042 solo nei primi due mesi di quest’anno.
Nelle Filippine si contano in questi primi due mesi dell’anno 12.736 casi di morbillo e 203 decessi, rispetto ai 15.599 casi registrati nell’intero arco del 2018.
In Italia [dove con la legge 119 del 31 luglio 2017 è stata reintrodotta l’obbligatorietà per diversi vaccini incluso il morbillo] nel 2018 i casi di morbillo sono diminuiti del 56% rispetto ai livelli del 2017, passando da 5.396 a 2.373 casi confermati. I casi totali sospettati nel 2018 sono stati 2.592.
Questi gli Stati che hanno fatto registrare i maggiori incrementi fra il 2017 e il 2018:
- Ucraina: 30.338 casi di morbillo in più
- Filippine: 13.192
- Brasile: 10.262
- Yemen: 6.641
- Venezuela: 4.916
- Serbia: 4.355
- Madagascar: 4.307
- Sudan: 3.496
- Thailandia: 2.758
- Francia: 2.269