UNO IN DUE. VIAGGIO NELL’APERITIVO MILANESE TRA ARTE E CONVERSAZIONE

Mercoledì 19 marzo alle ore 18.30, Via Stampa presenta il terzo appuntamento con Uno in Due, ciclo di conferenze ideato dagli artisti Marco Bongiorni e Ettore Favini per celebrare il rito della condivisione tipicamente milanese. Ispirato alla celebre espressione dialettale milanese “vün in dü” – usata per condividere una bottiglietta di Campari Soda in due bicchieri – il progetto combina l’atmosfera informale dell’aperitivo con una riflessione più profonda sul mondo dell’arte e della cultura.

 In ciascuno dei nove appuntamenti in programma, un giornalista dialoga con due artisti, dando vita a un’ora e mezza di scambi e riflessioni. Uno in Due propone un momento di aggregazione semplice ma significativo, dove cultura e socialità si incontrano. Figure protagoniste del mondo dell’arte e del giornalismo si mettono in dialogo, riprendendo l’idea che l’aperitivo non sia solo un’abitudine, ma una vera e propria tradizione per condividere idee. Durante l’evento, verranno allestite nelle sale di Via Stampa, due opere (una per artista) che rimarranno esposte fino all’incontro successivo.

L’appuntamento del 19 marzo vedrà la partecipazione degli artisti Luca Vitone e Stefano Serretta, in dialogo con la giornalista Greta Privitera.

Luca Vitone (Genova, 1964) è artista visivo attivo dalla seconda metà degli anni Ottanta Esplora il modo in cui i luoghi si identificano attraverso la produzione culturale (arte, cartografia, musica, cibo, architettura, associazioni politiche, minoranze etniche e residui dell’uso quotidiano), ricostruendo percorsi dimenticati all’interno di una sua personale geografia.

Stefano Serretta (Genova, 1987) è laureato in Storia Contemporanea e in Arti Visive, e attualmente docente del corso di Public Art presso NABA. La sua ricerca artistica riflette sui sistemi di credenze, attraverso operazioni di voyeurismo analitico mette in evidenza i lati contraddittori e schizofrenici di un presente post ideologico.

Greta Privitera vive tra Milano e Detroit, per dieci anni scrive di attualità per Vanity Fair con uno sguardo rivolto agli Esteri, in modo particolare all’America. Segue anche l’ondata di terrorismo in Europa. Nel 2019 lascia Vanity, inizia a scrivere per il Foglio e per il giornale americano Politico, nella sua versione europea. Approda poi al Corriere della Sera dove scrive di Iran e Medio Oriente. Ha intervistato, tra gli altri, Hillary Clinton, il presidente Lula, Nancy Pelosi, Olena Zelenska, Narges Mohammadi, Abu Mazen.