di ANDREA FILLORAMO
RIPORTO UNA PAGINA DI FACEBOOK IN CUI SONO STATI PUBBLICATI ALCUNI POST, CHE HANNO COME ARGOMENTO: VIAGGI PENITENZIALI A FIUMEDINISI. L’IMPUT ALLA DISCUSSIONE, CHE HA AVUTO MOLTI PARTECIPANTI E’ STATO DATO DAL PRIMO POST CHE E’ STATO DEL SINDACO DI MESSINA CATENO DE LUCA
————————————————————————————————————————
SINDACO DI MESSINA
Fiumedinisi: i Viaggi in ginocchio per devozione a Maria Santissima Annunziata. Si rinnova la tradizione dei Viaggi penitenziali: oltre 700 m di processione in ginocchio a carne viva dalla Chiesa San Pietro alla Chiesa Matrice. Senti la pelle delle ginocchia che va via ed il sangue che diventa un tutt’uno con la polvere e con la cera delle candele che gocciola a terra dove stai per passare. Quando ti capita una pietruzza che si infilza nella carne viva perdi l’equilibrio e ti fai sorreggere dalla candela. Quando stai per arrivare ai piedi di Maria Santissima Annunziata ti emozioni e piangi perché ti senti rinvigorito dall’esserci riuscito per l’ennesima volta.
———————————————————————————————————————–
ANDREA FILLORAMO
Questo è masochismo puro. Intervenga subito l’arcivescovo. La fede è tutt’altra cosa
NINO PRINCIPATO
Non è come dice Lei. Altrimenti condanniamo Santa Eustochia che portava giorno e notte il cilicio per far sanguinare la carne (facciamo intervenire l’arcivescovo anche per lei? La spodestiamo dal monastero di Montevergine?). Le ricordo che Gesù disse: “Chi mi ama prenda la sua croce e mi segua” (facciamo intervenire l’arcivescovo anche per Lui?). Cordiali saluti
ANDREA FILLORAMO
Non c’è motivo di ironizzare su un eventuale intervento dell’arcivescovo, in quanto la Chiesa da molto tempo non ha più permesso che si celebrino “riti” penitenziali come quello richiamato dal sindaco di Messina né su Santa Eustochia che era una figlia del suo tempo e quando si flagellava o indossava il cilicio, o faceva nel chiuso della sua cella di monaca. Apparteneva a un’epoca perfetta, a quell’equilibrio tra uomo, mondo e Dio cui non mancava alcuna sfumatura, neanche il mistero. Era una grande mistica…Vogliamo citare altri mistici che possono diventare testimoni dell’autopunizione per conquistare un pezzo di paradiso? vogliamo seguire il loro esempio? Lo faccia chi vuole, ma lo faccia veramente.
Penso a Marguerite Marie Alacoque (1647-1690), la quale sosteneva che “solo il dolore rende sopportabile la vita”, si incise il monogramma di Gesù sul petto, e se la ferita guariva troppo in fretta, la bruciava di nuovo con una candela. A volte beveva solo acqua usata nel lavaggio dei panni, mangiava pane ammuffito e verdura marcia, e puliva con la lingua il vomito dei pazienti.
Nell’autobiografia descrive la felicità provata riempiendosi la bocca delle feci di un uomo che soffriva di diarrea. …Fu fatta santa nel 1864 da Papa Pio IX. Di S. Caterina da Genova (1447-1510), si dice che l’odio per se stessa era più grande di quanto potesse sopportare: strappava e masticava la sporcizia dagli abiti dei poveri e inghiottiva sterco e pidocchi. Fu canonizzata nel 1737. Potrei ancora aggiungere S. Angela di Foligno (1248-1309) e altre ancora…O mio Dio! Mi fermo nelle citazioni: mi sento male. Non intendo partecipare a scontri fra sensibilità diverse che, per fortuna, sono presenti anche nella Chiesa cattolica