Il ricordo rimane impalpabile ed assolutamente astratto, quando ogni giorno assaliti da mille dubbi, mille mafie, ci accorgiamo che troppe consorterie, anziché gli interessi generali, anche laddove sono obbligati a farlo, perseguono, utilizzando anche strumenti istituzionali, interessi di gruppi ri-stretti e/o individuali.
Sempre più spesso le notizie di questi giorni affastellano sprechi, ruberie, procedure accantonate, inerzie colpevoli, complicità strane sempre fruttuose per i poteri forti e per nulla trasparenti a discapito del cittadino qualunque.
Ecco che in simili circostanze l’esempio di Borsellino rimane senza effetti.
Resta infruttuoso. Si vanifica.
Così nello scoramento assistiamo all’assenza dello #Stato, perché per esserci uno Stato ci deve essere una cultura che ispiri una sensibilità in grado di cambiare la società, laddove l’impegno di ciascuno conduce a dare qualità alle istituzioni, fiducia nelle relazioni e forza autorevole.
Ed invece come dice Gianfranco #Viesti, economista di Bari e conoscitore profondo di ciò che accade al sud, “E’ così plateale, clamoroso ingiustificabile questo doppio corso, la doppia politica, la doppia morale pubblica.”.
Così #tutto_un_po’ si riduce in un #nulla, perché la doppia verità relativizza senza dare vigore alle posizioni ed ai ragionamenti, facendo scaturire interpretazioni vuote, che poggiano su parole insignificanti.
Bello ci appare, in tale senso, il Re #Salomone, nel sapienziale suo ruolo, che con una suggestione solleticava la nostra attenzione, ove profferiva: ”un uomo che pensa di poter risolvere una lite su un bambino intero con due mezzi bambini non sarebbe nemmeno capace di ripararsi dalla pioggia”.
Il quadro fornisce e rappresenta l’inconsistenza astratta, quel modo surreale di pensare a risolvere problemi senza immaginare le soluzioni: un approccio sprovvisto di senso di realtà.
Ebbene sulle cerimonie negli anniversari siamo giunti a questa conclusione che ci vede tutti corresponsabili perché complici di una logica ‘stravagante e sbracata’ quella che vuole lo Stato ad uso e consumo personale, diligenza da assaltare, luogo da gestire domesticamente; non certo momento di sintesi fruttuosa in cui coniugare autorità e autorevolezza, bellezza e piacere di assistere a un orizzonte i cui #valori ispiratori vedano in #Borsellino non solo un eroe, un’eccezione, bensì una regola condivisa perché rispettata, osservata ed un esempio di condotta quotidiana di uomini e Istituzioni.
Rino Nania