32° anniversario della strage di Via D’Amelio: LA LOTTA CONTRO UN DESTINO VIGLIACCO

Si cominci con la cosiddetta celebrazione delle vittime della strage di via D’Amelio: voto 2 nella circostanza. Lasciamo stare quello che penso della cosiddetta antimafia da salotto (irriferibile e impubblicabile: autocensura), ma raccontatecela giusta su chi ha avuto interesse a far scoppiare le bombe a Capaci e via D’Amelio.

Dirò che la scelta di usare altri mandanti per coprire le colpe sarà in assonanza ma non è nuova. Io punto tutto sulla Mafia, sarò un nostalgico? E trovo convincente pure la pista americana che ci riporta alle gesta di Totuccio Contorno (non chiamatemi corvo). Il resto lo percepisco come folclore propagandistico di personaggi a caccia di pubblicità e poltrone parlamentari. Non aggiungo altro perché le stragi di Mafia hanno portato solo lutti, dolori e vergogne. E vedere oggi tanti sciacalli ricordare degli eroi mi provoca solo nausea. Che l’unica certezza sia il dubbio?