Istat fa sapere che la natalità per il 2022 è in calo (1): 1,24 per ogni donna rispetto a 1,25 del 2021. Il calo (dati provvisori) si manifesta anche nei primi sei mesi di quest’anno, 1,22.
Varie sono le motivazioni in merito, tra cui la più strambalata e irrispettosa di dignità e scelta delle donne è che farebbero meno figli per carrierismo ed egoismo… tipico di chi considera le donne come parte sociale dedita essenzialmente alla maternità e che, quando sconfinano nelle funzioni dei maschi (carriera), il risultato è deleterio per società ed economia (2).
Noi crediamo che la scelta di avere figli sia conseguenza affettiva ed economica, mentre la funzione sociale la lasciamo ai trogloditi della cosiddetta famiglia tradizionale… che neanche si evoca più nelle pubblicità. E di conseguenza non possiamo che prendere atto di questa scelta, che spetta al 100% alle donne.
Il pensiero economico e sociale che va per la maggiora (patrimonio di quasi tutte le tendenze politiche, da destra a sinistra) è che la denatalità sarebbe una iattura. L’Italia però non è un pianeta di chissà quale galassia, ma un lembo di terra di un Pianeta dove l’esplosione demografica condiziona e compromette tutte le politiche. Esplosione in atto soprattutto nei Paesi più poveri e che, solo in parte, al momento trova rimedio con l’immigrazione verso i cosiddetti Paesi più ricchi (Italia inclusa). Paesi che fanno a gara non per politiche inclusive ma limitative e di respingimento… vedendosi poi esplodere delle bombe sui propri territori (Lampedusa e non solo, docet) a cui rispondono balbettando o creando più danni.
Nel contempo, il nostro governo invece di aiutare le persone e le famiglie esistenti, fa aumentare i prezzi dei prodotti per l’infanzia (iva dal 5 al 10%) e promette incentivi fiscali e per l’asilo solo dal secondo figlio in poi. Il messaggio è: indebitatevi di più, ché il saldo tra incentivi e spese sostenute dal secondo figlio in poi non può che essere negativo.
Il ridicolo, umiliante, anacronistico e rattoppato motivo di questi incentivi del governo è per avere più contribuenti nel prossimo futuro, sì da rimediare alle attuali manovre fiscali e finanziarie basate sull’aumento del debito pubblico. Una genialata: lasciare una marea di debiti ai figli che non facciamo e che non faremo (3).
Crediamo sia il caso di cominciare a guardare con occhio, mentalità e speranza diversa i numeri che ci arrivano da Istat. Soprattutto aiutando gli esistenti e non i soldatini da far nascere… da chi proprio non ci pensa…
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
1 – https://www.aduc.it/notizia/continua+calo+nascite+istat_139845.php
2 – https://www.aduc.it/articolo/denatalita+ma+davvero+solo+causa+dell+egoismo_36757.php
3 – https://www.aduc.it/giannino/deficit_36753.php