Finalmente una buona notizia da Palazzo Zanca: il sindaco Cateno De Luca mantiene alta la guardia sui conti delle cosiddette partecipate, già a partire dalle basi.
Neppure il tempo di insediarsi e De Luca ha voluto incontrare molti dei suoi amministratori, parlato con i controllori e rispedito al mittente le polemiche di quello che c’era prima: Renato Accorinti.
Da anni andiamo scrivendo che il Comune di Messina è una casa piena di fumo, a volte si fa persino fatica a capire chi controlla chi. Ci sono casi di mala gestione e di prepotenze abbastanza diffusi. Ma a quanto pare, nessuno si sorprende.
Magari è colpa degli inciuci spesso utili per garantirsi il potere ma dannosi per la comunità. Consigliamo il sindaco di agire su livelli diversi, sia attraverso laboratori nelle scuole, perché i giovani vanno educati alla legalità, sia attraverso la formazione dei dirigenti, con appositi corsi per acquisire strumenti per la gestione e l’azione amministrativa.
E poi che vada sino in fondo sui conti dell’Atm, Amam, Messinambiente, sul modo di gestire i Servizi Sociali: non ci vuole il genio della lampada per capire che più di un conto non torna. E che il servizio garantito non è stato neppure al minimo sindacale per una città che si definisce civile.
L’ansia da prestazione (amministrativa) si vince così.