È significativo il fatto che, proprio il 20 gennaio, ci sia stato l’insediamento di Trump come 47° Presidente degli USA e l’apertura del forum di Davos. “Una cosa esclude l’altra”.
Due eventi che, a ben osservare “chi è andato dove”, sembrano aver segnato un vero e proprio “spartiacque”, tra ciò che è stato e ciò che sarà. Ma è proprio così?
I giornali e i mass media da giorni non parlano altro che del braccio teso di Elon, del cappello di Melania e di Mark che si divertiva a guardare le “minne” a Lauren (moglie di Jeff, presente alla cerimonia). Nel mentre alla Casa Bianca, Donald Trump firma un ordine esecutivo con efficacia immediata, ritirando gli Stati Uniti dall’OMS e poi si tira fuori dal guinzaglio del Green Deal cancellando tutti gli obiettivi fissati da Biden.
Quasi in contemporanea, dal palco del World Economic Forum, Klaus Schwab tiene a precisare ai presenti che la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen è al suo secondo mandato, e che i prossimi 5 anni saranno cruciali per l’Unione €uropea, e conclude il suo discorso d’apertura dicendo che: “Il futuro non si svolge semplicemente, il futuro viene modellato da noi, e soprattutto da noi in questa stanza…”.
Quest’ultima frase, mi ricorda il libro “Adulti nella stanza” di Gianīs Varoufakīs ex Ministro delle finanza della Grecia, incaricato dal primo ministro Aléxis Tsípras, di negoziare un nuovo accordo sul memorandum d’intesa firmato dal precedente governo con la Troika, durante la grave crisi economica del paese, e il relativo referendum consultivo del 2015 per decidere se uscire dalla €U o meno, che ne seguì. Il libro racconta, documentandoli, i fatti e pone il lettore di fronte al brutale funzionamento reale dell’Unione €uropea. Gli adulti nella stanza infatti, sono (vengono fatti nomi, cognomi e incarichi presieduti) capi di stato della €U e le sue autorità economiche e politiche, che si riuniscono per affrontare il caso della crisi greca che appare come la lotta dell’uomo per la civiltà e contro le sovrastrutture politiche e finanziarie che intendono fagocitarlo.
Poco dopo è la volta della sua “alter ego”, Ursula von der Leyen, che dallo stesso palco tiene a precisare che: “Noi” continueremo il green deal, a sovvenzionare Zelensky e a sostenere la guerra contro il climate change. E poco importa se (è notizia di poche ore fa), la €U ha “pagato segretamente gruppi ambientalisti per promuovere i piani verdi dell’ex commissario Frans Timmermans” e che Bruxelles, nel farlo, per anni ha utilizzato denaro proveniente da “un fondo multimiliardario” (queste sono le possibilità che offre una Banca centrale “libera” da ogni controllo politico e la possibilità di stampare moneta secondo le “proprie esigenze” a debito degli Stati). La presidente della Commissione €U, nulla dice a proposito, ma tiene a farci sapere che: “Miliardi di risparmi di cittadini europei vengono investiti al di fuori dell’Unione €uropea. Non ci manca capitale, ci manca un mercato dei capitali efficienti. Creeremo l’Unione dei risparmi e degli investimenti”.
Lascio a voi che leggete, le conclusioni su questa ciliegina, e mentre riflettete, valutate che stanno scomparendo migliaia di sportelli bancari e postali “fisici”, lasciando solo dei bancomat/postamat al loro posto. I recinti sono pronti (Ztl, città da 15 minuti), così dal 2 febbraio, su spinta della Francia (appoggiata dall’Italia), scatta il via libera alla “sorveglianza di massa” da parte della €U, dando il via ai sistemi di riconoscimento facciale gestiti dalla IA. D’altronde i famosi “valori” dell’Unione €uropea vanno difesi. A quanto pare stiamo per assistere allo scontro tra l’élite globalista che ha goduto di anni di un potere incontrollato, spingendo le sue politiche di controllo, sorveglianza e repressione, e il “nuovo” establishment targato USA.
L’Italia con a capo del Governo Giorgia Meloni, dovrà scegliere da che parte stare, non è più tempo per gli indugi e le ambiguità al quale sta condannando il Paese e gli italiani. Il World Economic Forum altro non è che il braccio “armato” di Black Rock e le sue “consorelle”, e il piano per prendersi tutto (e quando dico tutto intendo proprio tutto, acqua, trasporti, infrastrutture, aziende pubbliche e private), in definitiva di sostituirsi ai governi, alla politica (cosa già in essere), allo Stato.
Una volta razziato tutto e avendo a disposizione la tecnologia, la digitalizzazione dell’essere umano e con essa il controllo totale delle e sulle persone sarà totale. Noleggeremo tutto ciò di cui avremmo bisogno da “essi”, non avremo niente e saremo felici.
La Meloni queste cose le sa bene, così come le sanno tutti coloro che siedono in Parlamento, e ogni decisione presa sarà politica, lo “spartiacque” è tracciato, ora tocca a “voi”.
P.s. “Dalla €U non basta uscire. Va distrutta per poi cospargere di sale le sue rovine di modo che non rinasca mai più”.
bilgiu