Chiacchiere da bar: la politica mucho macho del Governo. L’autorità non sazia il popolo

Stamattina ascoltando la radio mentre accompagnavo mio figlio a scuola, tra le notizie dell’ultima ora (che poi sono uguali a quelle di un’ora prima), una in particolare ha colpito la mia attenzione: la “pagella per i presidi”.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ha varato un decreto che prevede, a partire da questo anno scolastico, una sorta di “pagella per i presidi”, ovvero, i dirigenti scolastici saranno valutati in vari ambiti per verificare la loro capacità nel gestire una scuola e renderla più efficiente, in base agli obiettivi a livello regionale.
I presidi, saranno valutati dai direttori degli Uffici scolastici regionali nominati dal ministero, quindi nomina politica, e le “pagelle”, avranno anche un effetto sullo stipendio che, in base al “voto” ottenuto potrà subire variazioni (più alto o più basso), attraverso il meccanismo della “retribuzione di risultato”.
Si parla di efficienza (quindi anche taglio dei costi e quadratura dei conti di bilancio), ma l’obiettivo sembra quello di rendere subalterna alla politica la dirigenza scolastica e continuare sulla strada già intrapresa dell’aziendalizzazione della scuola. Così com’è stato per la sanità.
La stessa cosa accadde nel 1992, quando ad opera del Governo Amato (lo stesso che operò il prelievo forzoso dai c/c degli italiani per far fronte alla speculazione sulla nostra Lira, messa in atto da George Soros coadiuvato dalla Bundesbank, mettendo in ginocchio le finanze del nostro Paese), venne fatta la legge n. 502 e, a seguire, la legge n. 517 del ’93 attuata stavolta dal governo Ciampi, che diedero vita alla cosiddetta aziendalizzazione delle USL (Unità Sanitarie Locali) trasformate in ASL (Aziende Sanitarie Locali).
Da quel momento in poi le aziende dovevano produrre profitti, mentre la mission del SSN era, e dovrebbe tornare a essere, la qualità e la celerità delle cure erogate e non la mera riduzione dei costi e quantità delle stesse. Il parallelo tra i due casi, nasce dal fatto che negli ultimi anni sia le ASL che le scuole, vengono ridotte di numero e/o accorpate (i famosi Comprensori scolastici dove i D.S. devono gestire centinaia di studenti e le loro famiglie, il tutto in nome dell’austerità definita efficienza), e dove entrambe le istituzioni sostenute economicamente dalle regioni che oggi non potendo contare più sullo Stato per i propri disavanzi, premono sulle governance (di nomina politica) delle singole “aziende” che, da quel momento avranno tutto l’interesse nell’osservanza e la cura dei conti (i bilanci), a scapito della qualità e della celerità delle cure di cui necessitano i cittadini da una parte, stessa cosa per i dirigenti scolastici che avranno meno autonomia, e saranno costretti a sacrificare la formazione e l’istruzione dei nostri ragazzi sull’altare dell’austerità e del pareggio di bilancio. Lo Stato “privatizzato”, è servito.
Una considerazione, tutti i cittadini, dipendenti della P.A., studenti, automobilisti e motociclisti, sono sottoposti giornalmente a controlli estenuanti e invasivi di ogni tipo a cui, anche grazie alla digitalizzazione, non sfugge neanche il più piccolo errore. Richiedono continua attenzione di modo che non si possa pensare e vedere altro, come il marcio che giorno dopo giorno ci sovrasta, caso contrario scattano le sanzioni. E per ogni sanzione, vengono scalati dei punti da una ipotetica tabella, decisa da chi invece, non è possibile applicare le stesse sanzioni, lo stesso metodo.
I politici, tutti.
bilgiu