Che moto di rabbia ci provoca sapere che per essere assunti all’Università o al Policlinico occorre spesso essere parenti di qualcuno o figli di buona donna? Nessuno.
Ormai abbiamo fatto l’abitudine. E nemmeno lo “spettacolo” degli scandali, degli sprechi, sembrano scalfire più di tanto la nostra pacifica vita da ignavi. Nulla di nuovo, anzi tutto “dèjà vu”! Basta sapersi adeguare e non avere aspettative. Niente di così irreparabile.
di ANDREA FILLORAMO Sono rimasto colpito dalla dichiarazione, che ritengo ancora attuale, rintracciata in Internet, di un Direttore di un’Azienda Ospedaliera di Verona, che nel 2006, affermava: “Mi commuove profondamente vedere (……) tanti che hanno […]
La politica, la classe imprenditoriale, la città. Una società civile quasi irreale, sospesa nel nulla, quasi fosse il Ponte sullo Stretto, una speranza di rinascita naufraga e randagia, senza meta e senza padroni. Nessuno che […]
39 università italiane accoglieranno 67 rifugiati residenti in Kenya, Mozambico, Niger, Nigeria, Sudafrica, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe. Le persone costrette a fuggire da guerre e persecuzioni rimangono in esilio in media circa 20 anni. […]