La Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), è un Ente Pubblico che opera nei settori dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua, sotto la vigilanza di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Il CSEA si occupa della riscossione degli “oneri di sistema”, stabiliti da ARERA, che noi paghiamo nelle bollette, delle attività istruttorie e di erogazione del bonus sociale per la luce e il gas, e raccoglie gli importi provenienti dalle sanzioni decise da ARERA e pagate dalle imprese.
Ieri, il governo italiano ha varato un nuovo decreto per contrastare il caro-energia, con l’obiettivo di sostenere famiglie e imprese di fronte all’aumento dei costi energetici. Tra le misure principali, l’innalzamento del tetto ISEE per accedere al bonus bollette da 9.530 €uro a 25.000 €uro, tutte le famiglie che rientreranno in questi parametri percepiranno un bonus di 200 €uro, mentre per i nuclei familiari più fragili con Isee fino a 9.500, la cifra si aggiunge ai circa 320 €uro del bonus attuale.
Il ministro del MEF, Giancarlo Giorgetti, ha tenuto a precisare che il decreto vale complessivamente 3 miliardi di €uro di cui 1,8 miliardi sono destinati alle famiglie e 1,2 miliardi alle imprese. Inoltre, dice sempre Giorgetti, i 3 miliardi del decreto bollette, stanziati dal CdM, vengono dalla Cassa servizi energetici e Ambientali (il CSEA), evitando di ricorrere a “indebitamento”. Come volevasi dimostrare la presa in giro continua, perché il Decreto Bollette non è per tutti ed è su richiesta, vale per 3 mesi, e guarda caso partirà dal prossimo mese in poi, cioè quando si spegneranno i termosifoni.
Ma c’è di più, il tanto agognato bonus, arriva direttamente dalle casse del CSEA, cioè l’ente che si occupa della riscossione e della gestione degli “oneri di sistema” che tuti noi abbiamo pagato e continuiamo a pagare attraverso le bollette. È chiaro quello che hanno fatto, o avete bisogno del disegnino? Nello stesso giorno (ieri), il governo firmava l’accordo tra Italia e Fondo di Sostegno per l’Energia dell’Ucraina, che prevedeva da parte dell’Italia, la donazione di 13 milioni di €uro per la stabilizzazione delle forniture energetiche per milioni di ucraini colpiti dalla guerra.
L’Italia che, insieme alla €U, spinge a continuare la guerra in Ucraina, quando invece è chiaro che con la pace (oltre a evitare altre vittime e coinvolgimenti), potremmo tornare ad acquistare gas russo a un costo di molto inferiore a quello odierno (gas liquefatto USA), con enormi vantaggi sociali e commerciali.