Accollare i debiti di TIM sulle spalle del popolo. Questo è il risultato dell’operazione di statalizzazione di TIM, che vuole fare il duo Salvini-Di Maio.
Cerchiamo di capire.
Il governo progetta di costruire una seconda rete di telecomunicazione ad alta velocità (ultrabroadband) attraverso lo scorporo di TIM e la fusione con OpenFiber, società che si occupa di fibra ottica, e che è in comproprietà con Cassa Depositi e Prestiti (CdP) e Enel.
Scorporare TIM, per coniugarla con OpenFiber, significa accollarsi anche una parte dei debiti di TIM, debiti che ammontano a circa 25 miliardi di euro. Acquisire una parte di una società, in questo caso TIM, significa acquisirne anche i debiti.
La domanda che sorge spontanea è: quanti di questi miliardi di debito che ha TIM, il governo vuole accollarsi, cioè vuole accollare sulle spalle del popolo che dice di rappresentare?
Prima di portare a termine operazioni di statalizzazione, definite anche sovraniste, sarebbe utile sapere i costi che ne derivano.
Aspettiamo di saperlo dai due vicepremier, Salvini e Di Maio.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc