Consumatori ed economia. Nel ‘nuovo’ mondo occorre andare contro tendenza. Elogio del risparmio

Dopo che la Banca centrale europea (Bce) ha tagliato i tassi d’interesse fino al 2,50% (1), per favorire consumi e investimenti, non c’è da farsi grandi illusioni ed essere prudenti.

I tassi d’interesse a 2,5% stimolano i consumatori a tenere i risparmi meno fermi e muoverli il più possibile. La conseguenza è che i prezzi aumentano, in un contesto in cui – pur se limitati – gli aumenti sono una costante (2), con la politica nazionale che sembra abbastanza assente.

C’è però una “nuova” situazione che si affaccia con prepotenza in queste ultime settimane: l’offensiva politica del presidente Usa Donald Trump che porta per l’economia ad un’incertezza e volatilità che alcuni (vice-presidente Bce) valutano superiore a quella del covid-19 (3).
Seguire Trump non è possibile, visto che un giorno sembra che venga imposta una nuova imposta, o che una annunciata venga ritirata, o raddoppiata. I politici, gli economisti e le Borse sono attonite a aspettano cosa accadrà il giorno dopo… figurati il singolo consumatore/risparmiatore, che percepisce il solito parlarsi addosso dei politici perché, nel quotidiano, non ha ricadute su se stesso. Inoltre, dopo questi ultimi 80 anni in cui facciamo parte delle economie e dei Paesi liberi, grazie anche al cappello dell’Ue, non siamo portati a considerare la quotidianità come una lotta al coltello per la sopravvivenza.

Se per questa situazione dovessero venire meno alcune certezze – lavoro e investimenti per esempio – non viviamo in Usa dove dalla mattina alla sera cambi lavoro, cambi città, cambi casa e trovi offerte. No, in Italia e in Ue, ogni piccolo scombussolamento è un problema e – in Italia più che altrove – per la sopravvivenza si aprono con facilità solo le porte dell’economia sommersa.

Quando c’è incertezza c’è solo una possibilità per farsi meno male, non farsi trovare impreparati.

Le nostre istituzioni vagano e aspettano cosa accadrà. Ci ha colpito il ministro dell’Agricoltura che, per esempio, l’altro giorno di fronte all’ipotesi di una grave tassazione all’export italiano verso gli Usa, ha detto che quando ci saranno i nuovi dazi vedremo il da farsi. Noi crediamo che prevenire sia meglio che combattere…

Forse quanto scriviamo ora…domani non vale più. Ma non abbiamo per l’appunto certezze e possiamo solo ricordare che, anche se i mercati oggi sembrano più invitati e positivi per le nostre spese, al netto di quelli che riteniamo bisogni, sarebbe meglio risparmiare il più possibile, ricordandosi che gli investimenti sicuri sono una contraddizione in termini.

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc

1 – https://www.aduc.it/notizia/bce+taglia+tassi+interesse+25+punti+base_140932.php
2 – https://www.aduc.it/articolo/inflazione+specchio+paese+ferma+tendente+al+peggio_38866.php
3 – https://www.thetimes.com/world/ireland-world/article/trump-is-destabilising-economy-worse-than-covid-claims-ecb-vice-president-l00gs9mrl