La contraccezione riguarda sia uomini che donne, ma sostanzialmente il controllo delle nascite è a quasi totale appannaggio delle donne (1). E non è una nostra invenzione la soddisfazione che gli uomini e le donne, anche più consapevoli, provano in un rapporto sessuale se lo stesso non debba essere mediato da un preservativo, metodo tra i più sicuri (figuriamoci il coito interrotto…). Al momento l’unica soluzione perché il maschio “faccia la sua parte” è la vasectomia, ma la radicalità del provvedimento non è incoraggiante (2).
Non si hanno notizie su una ricerca scientifica che prenda in considerazione il problema come, a suo tempo accadde per la pillola femminile (3).
Nella nostra società la parità di genere è una delle questioni al centro (anche se c’è ancora molto da fare) di normative, politica e cultura. Ma è una centralità dove la sessualità non procreativa sembra che abbia raggiunto un proprio livello di soddisfazione tecnico/scientifica e si sia fermata. Inoltre, anche il metodo più estremo dell’aborto (sempre a carico della donna), violando le leggi che lo riconoscono come diritto, è boicottato dalle stesse istituzioni (4).
Mentre per il legislatore sembra che il problema non esista, per gli uomini continua il trend maschilista di affidare la decisione a donne che, socialmente ed individualmente, continuano ad essere condizionate dalle decisioni maschili.
E’ di questi giorni, in Francia, il lancio di una petizione perché politica e scienza si interessino della questione, sviluppando la contraccezione maschile (5).
Forse non siamo ancora in grado di prendere esempio dai “cugini” francesi, ma la loro iniziativa è stimolo a non sottovalutare l’importanza della questione per il raggiungimento di un’armonia sociale e culturale.
In questi giorni abbiamo la campagna elettorale… ci saranno candidati in grado di affrontare la questione, esprimendosi e proponendo?
Vincenzo Donvito Maxia
1 – a parte la pillola, esistono vari metodi (anello vaginale, cerotto transdermico, iniezione di estroprogestinici, spirale) tutti poco pratici rispetto alla quotidianità di una persona (i rapporti sessuali spesso non sono “programmati” o “programmabili”), per cui la scelta della pillola è maggioritaria. La pillola contraccettiva, a parte quella per la cosiddetta contraccezione d’emergenza (“del giorno dopo” o “dei 5 giorni dopo”, ma solo per chi ha compiuto 18 anni), per essere acquistata ha bisogno di una prescrizione medica. Qui alcune informazioni di attualità: https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/ginecologia/pillola-anticoncezionale-senza-prescrizione-medica-si-o-no
2 – anche se, in una coppia che vuole avere figli, c’è la possibilità di congelare lo sperma prima della vasectomia e utilizzarlo successivamente.
3 – inventata nel 1951 in Messico, è diventata legale in Italia solo dal 1971.
4 – https://www.aduc.it/comunicato/diritto+aborto+pontedera+chiama+kabul+reato_34512.php
5 – https://www.aduc.it/notizia/appello+sviluppare+contraccezione+maschile+basta_139026.php