E’ proprio da vedere il film Don’t Look Up, perché narra, con altro tema, quello che è successo, e succede, a proposito della pandemia da Coronavirus (Sars-Cov-19).
La storia è quella di due scienziati che tentano di avvertire il mondo dell’incombente impatto di una cometa con la Terra, in grado di distruggerne la vita.
Purtroppo, non sono presi sul serio dai politici, preoccupati delle elezioni del momento, e da chi ha altri interessi da tutelare e promuovere. Finirà che l’impatto ci sarà.
Come non pensare all’attuale situazione pandemica? Ricordate cosa dicevano alcuni politici nostrani a proposito della diffusione virale? Alle prime timide chiusure si contrapponevano l'”aprire tutto” di Salvini e l’invito ai turisti stranieri a visitare le nostre bellezze (Meloni). E come non pensare al consulente ambientale dell’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che sosteneva la diffusione virale dovuta alle antenne 5G? Ci aggiungiamo un pizzico di medici per i quali il Covid-19 era poco più di una influenza e che il virus era morto o che sarebbe scomparso con l’estate, tant’è che il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva dato alle stampe un libretto dove venivano decantate le magnifiche sorti del nostro Paese, dopo la dura prova del confinamento. E che dire degli imprenditori incapaci di guardare al di là della punta del proprio naso e del proprio portafoglio, che accusavano “gli infettivologi che vogliono bloccare l’Italia”? E del popolo che non vuole guardare la cometa, cioè il virus, che sta impattando sulla propria salute e vita? E di coloro che reclamavano la libertà di movimento, cioè quella di infettare il prossimo? E dei media, i quali discettavano di morti con Covid o per Covid?
Chissà se questa tragedia farà riflettere.
Sovviene qualche dubbio.
Primo Mastrantoni, Aduc