Ve lo avevamo detto, o meglio, vi avevamo informati che, con l’emergenza Coronavirus, sarebbero circolate una serie di bufale. Siamo passati dal virus prodotto dai cinesi contro potenze straniere e, all’inverso, a quello prodotto dalla potenze straniere contro la Cina, poi che sarebbero state le case farmaceutiche a diffondere il virus per guadagnare sulla vendita del vaccino.
In questi giorni avanzano tesi più specifiche, come quella che sarebbero stati gli americani a diffondere l’infezione, in occasione dei giochi mondiali militari a Wuhan (Cina). Insomma, durante i giochi, gli americani avrebbero diffuso il virus per contrastare la Cina per poi ritrovarsi il virus in casa. Come darsi la famosa mazzata.
In base alla genetica e ai percorsi, il virus è di origine cinese.
Circolano altre bufale.
Vediamo.
Le Organizzazioni non governative (ONG) si occupano dei migranti e non degli italiani ammalati a causa del virus, si dice.
Bufala smentita dalla presenza in Lombardia di “Emergency” e di “Medici senza frontiere”, che operano in assistenza sanitaria e sociale proprio nel focolaio della infezione.
Gli immigrati non si ammalano di Coronavirus perché sono stati vaccinati contro la tubercolosi e gli italiani no. La risposta la fornisce il prof. Roberto Buglioni, accademico e virologo: “L’ultima delle bufale è che il Coronavirus non colpisce gli extracomunitari. Chi è dotato di sprezzo del pericolo, può venire dove mi trovo in questo preciso momento, al San Raffaele di Milano, per controllare che non è assolutamente vero”.
Per inciso: se il Governo avesse dato ascolto al prof. Buglioni fin dall’inizio, ora non ci troveremmo in questa situazione.
Aspettiamo altre bufale. Utile, sarebbe, non crederci.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc