Il ministro dell’Interno vuole manifestazioni solo statiche e fuori dei centri delle città, al fine di arginare le continue manifestazioni di persone contro il vaccino covid e/o contro il green pass.
E’ conseguenza del fatto che in questi ultimi anni abbiamo assistito all’ingresso nei governi e in funzioni governative di prefetti, capi militari e di polizia? E quindi “tollerare” il diritto a manifestare gestendolo come disposizione di ordine pubblico, più o meno militare?
Noi crediamo che sia doveroso e legittimo esigere che ogni raduno pubblico rispetti le misure di sicurezza, ma l’istituzionalizzazione sistematica del divieto di manifestare, ci sembra pericolosa. Per il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sembra rientrare nel filone, per esempio, della sua proposta di divieto per i rave party di per sé e non delle violazioni di legge che potrebbero esserci in questi raduni musicali (1).
Non è facile gestire uno Stato e, in questo caso, l’applicazione dei diritti costituzionali. Ma crediamo sia pericolosa una gestione che porti al ribasso di questi diritti piuttosto che alla gestione nel rispetto di tutti… inclusi, come nel nostro caso, coloro che vorrebbero fruire dei centri storici provocando le ire di commercianti che credono di essere gli unici a poterne beneficiare.
ADUC – Associazione Diritti Utenti e Consumatori
1 – https://www.aduc.it/comunicato/legge+contro+rave+party+non+criminalizzare+raduni_33452.php