L’Istat ci fa sapere che nel 2019 l’economia “non osservata” vale 203 miliardi di euro, 11,3% del Pil. In calo di 5 miliardi rispetto al 2018 (-2,6%). Questa “non osservata” si compone di “sommersa” per 183 miliardi e “illegale” per 19 miliardi (1).
Secondo il rapporto 2021 (dati 202O) del Dipartimenti delle Politiche Antidroga (2), il business illegale legato a queste sostanze sarebbe di 16,2 miliardi, 6,3 dei quali (39%) per hashish e marijuana.
Pur se i dati governativi sono del 2020 e quelli Istat del 2019, possiamo stimare che nei 19 miliardi illegali dell’Istituto di Statistica 16,2 sono per droghe illegali. Cioè: l’85% di tutto il business illegale in Italia è dovuto alle droghe illegali e il 33% per hashish e marijuana.
Numeri che vanno considerati, anche se scientificamente non precisi (le statistiche su queste illegalità non possono che essere approssimative).
Nel caso, far riflettere che se questo business delle droghe fosse levato dall’illegalità, quest’ultima si ridurrebbe dell’85% (3). E se restiamo nella stretta attualità che ci dovrebbe portare la prossima primavera a votare il referendum per la depenalizzazione della cannabis e, di conseguenza, all’uscita solo di questo mercato dalla clandestinità, la riduzione dell’economia sommersa dovrebbe essere del 33% (3).
Le droghe illegali, per chi avesse ancora qualche dubbio, non sono solo questione di libertà personale (uso ricreativo) e sanitario (uso terapeutico), ma anche economia che, essendo quella illegale, sono da considerare i risvolti su ordine pubblico, salute e giustizia. Cioé: dalla legalizzazione l’economia ne trarrebbe vantaggi insieme ad ordine pubblico, salute e giustizia.
Per comprendere meglio il fenomeno, stiamo scrivendo di un business illegale che nel mondo, dall’inizio di questo 2021, si stima che abbia fatto spendere ai consumatori più di 318 miliardi di dollari (4).
Con questi numeri, sarebbe auspicabile, da parte dei decisori istituzionali, una maggiore attenzione alle politiche sulle droghe. Non per continuare a stigmatizzarle, visto che le politiche proibizioniste continuano a peggiorare la situazione facendo più danni di quelli che i proibizionisti vorrebbero distruggere. Ma per valutare – al pari e meglio di droghe legali come alcool e tabacco – come legalizzarle ed inserirle nella quotidianità.
ADUC – Associazione Diritti Utenti e Consumatori
1 – https://www.aduc.it/notizia/calo+economia+sommersa+istat_138277.php
2 – https://antidroga.interno.gov.it/temi/report/relazioni-annuali-dcsa/
3 – ovviamente l’eventuale passaggio da illegale a legale non comporterebbe un’immediata cancellazione del business delle droghe illegali, ma i numeri indicano tendenza.
4 – https://www.worldometers.info/drugs/