Si dibatte se chiudere il periodo della emergenza sanitaria e, con esso, i poteri dello Stato centrale rispetto alla Regioni.
A dire il vero, questo potere lo Stato lo ha esercitato poco o punto, limitandosi a dare consigli più che imporre condotte, sicchè, ogni Regione ha ritenuto di comportarsi guardando al consenso elettorale ma, seppur timido, un segnale dallo Stato centrale c’è stato.
Tolto il vincolo dell’emergenza sanitaria che succederà? Risposta semplice: ogni Regione farà, ancor di più, come crede, senza coordinarsi e seguendo gli appuntamenti elettorali, che in autunno saranno numerosi.
E’ il fallimento del federalismo, ovvero del finto sovranismo.
Regioni di destra e sinistra non hanno capito la lezione della pandemia, vissuta sulla pelle dei cittadini, e continueranno a cercare spazi di autonomia, chiamati sovranismi (municipali, regionali e nazionali) che tali non sono, perché alla base delle richieste di autonomia ci dovrebbe essere la responsabilità politica, ovvero la capacità di affrontare i problemi.
Ci sembra che si persegua solo il voto degli elettori, il quali, volentieri si fanno abbindolare.
D’altronde, la classe politica che abbiamo è la classe dei cittadini che li ha eletti. Loro siamo noi.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc