Europee: sul c.d. vitalizio dei parlamentari siciliani condivido la posizione dell’on. Presidente Gianfranco Miccichè. Non si tratta di difendere l’indifendibile.
Si tratta, piuttosto, di snidare ciò che sottace la demagogica battaglia contro i costi e i privilegi della politica. L’antipolica si staglia pericolosamente contro la democrazia ponendosi sul medesimo osmotico piano della destrutturante deriva anarcoide così come della strutturata fallimentare professione dell’antimafia.
Le contraddizioni, le farse, i falsi di chi si avventura in scalate sociali puntando i piedi sulla pancia del Paese (salvo poi ballarci sopra) rappresentano l’insidia più incombente (elevata all’ennesima potenza dagli “ismi”) per il futuro della nostra regione e della nostra nazione.
Purtroppo, l’on. Presidente Gianfranco Miccichè si manifesta sapiente in lucidi intervalli. È già qualcosa. L’Italia è ostaggio di una tracotante ignoranza. Diceva Platone: “Nemmeno gli ignoranti amano la sapienza, né desiderano diventare sapienti. Proprio in questo, difatti, l’ignoranza è insopportabile, nel credere da parte di chi non è né bello né eccellente, e neppure saggio, di essere adeguatamente dotato.”
Adeguatamente dotati si sentono i carioca che ci governano a tutti i livelli.
Le prossime europee, secondo le parole del vescovo Mariano Crociata, primo vicepresidente della Commissione episcopale dei Paesi della Ue, diventano un “appuntamento decisivo”. Si aggiunge “dal cristianesimo proviene con forza l’indicazione convinta che il mondo ha bisogno dell’Europa, della sua cultura, della sua esperienza e della sua iniziativa”.
Forza Italia, in Sicilia e in Italia vuole offrire un contributo al PPE per contrastare l’avanzata di populisti e sovranisti?
Come? Senza congressi? Continuando con i commissariamenti? Selezionando in convention “private” nani, troniste, ballerine, figurine? Non ci possono redimere nè cannoli, nè pignolate, nè #caszate!
Il sindaco Cateno De Luca, che considera l’appuntamento decisivo che ci attende come banco di prova per una non celata ambizione da Governatore, ha ieri, nel silenzio generale e generalizzato, proiettato la candidatura della – sia pure rispettabile – ass. avv. Dafne Musolino con appello “trasversale” a un sostegno territoriale. Un sostegno territoriale per una proposta elettorale che deve penetrare il tessuto di voti e consensi in un collegio formato da due regioni (Sicilia e Sardegna)? Interessante al pari di ogni #patto della caszata. Messina continuerà a non avere un deputato europeo. Potrei sbagliarmi. Il primo cittadino, d’altronde, ha offerto ripetute prove di essere adeguatamente dotato.
Emilio Fragale