Dopo l’estenuante trafila per mettere su il governo nazionale “bipolare o bicolore”, la metafora che meglio descrive le ultime vicende politiche è quella dei “Ladri di Pisa” (espressione che nel nostro dialetto è più tagliente e aspra “I latr i Pisa”).
Il popolo (e fra esso soprattutto il gruppo dei sedicenti “specialisti della politica”) si è sentito “preso in giro” o – con linguaggio più evocativo – “preso per il culo” dai ciarlatani che di giorno apparentemente litigavano e di notte pensavano a come “fregare gli altri”.
Nessuna meraviglia se lo stesso copione è sbarcato (questo almeno sì) in riva allo stretto.
In entrambi i casi siamo alle prime battute delle scorribande. Quando la gente si troverà con le pezze nel culo e si nutrirà solo delle promesse, allora, solo allora, capirà! Ma sarà troppo tardi. E invece di mandare improperi in tutte le direzioni, le resterà solo da ricordare l’antico adagio: “Chi è causa del proprio male pianga se stesso”.
In compenso lo spettacolo sarà gratuito e assicurato dalle telecamere posizionate dentro i palazzi (nazionale e comunale) di governo. La messa in onda di tali riprese farà impallidire persino la storica trasmissione “Oggi le comiche”, perché a differenza di quest’ultima (che andava in onda il sabato nella tarda mattinata), la nuova edizione sarà “no stop, live”.
A ben pensarci non sentiremo l’esclusione dell’Italia dai mondiali di calcio, perché saremo ricompensati da tanto varietà farsesco.
Evviva i “Ladri di Pisa”!
G.S.