Fermo il Pil, cresce l’occupazione. Illusione

L’illusione spesso produce una alterazione della realtà. Si vede, in tutto o in parte, ciò che non c’è. Ci è venuta in mente l’illusione a proposito dei dati dell’Istat, per il quale, nel secondo trimestre di quest’anno, la ricchezza prodotta è stata dello 0% rispetto al trimestre precedente, il che vuol dire che non c’è stato aumento del Pil, in compenso, però, si rileva un aumento della occupazione.

Come sono compatibili questi dati? Se non aumenta la ricchezza, come possono aumentare gli occupati che dovrebbero produrre quella ricchezza?

Vediamo.

Nel calcolo degli occupati sono compresi anche i lavoratori in cassa integrazione, cioè quelli che hanno perso il lavoro, inoltre, sono aumentati gli addetti ai servizi, spesso precari, con un lavoro di scarsa qualità, di poche ore e con bassa produttività che, in un Paese manifatturiero come il nostro, incide poco o nulla sull’aumento del Pil. Così è stato.

I media ci hanno invaso di dichiarazioni di vari esponenti del governo lega stellato, che proclamavano le magnifiche sorti del governo, sottolineando che il “cambiamento” è in atto.
Per costoro sarebbe necessario un corso accelerato di analisi delle statistiche.
Non è mai troppo tardi, direbbe il benemerito maestro Manzi.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc