La stima Istat per la fiducia dei consumatori registra un calo a luglio, da 98,3 a 94,8 (1) con un minimo che non si registrava da maggio 2020. Nessun numero è drammatico ma è sintomatico del sentire negativo dei consumatori, soprattutto per quello che è stato l’avvenimento negativo per eccellenza nel mese di luglio, sfiducia e caduta del governo; sentimento che porta a considerare negativi i prossimi periodi, visto che è l’Esecutivo che decide su sostegni e contributi per far fronte alla tre crisi gravi che continuano a caratterizzare il periodo: guerra, energia e covid.
La caratteristica degli acquisti, infatti, è verso i beni durevoli, anche perché in questo periodo estivo, una delle spese maggiori tipiche (turismo) è tra quelle che sta maggiormente subendo rincari.
Visto che nei prossimi periodi le situazioni per le crisi non sembrano essere verso il superamento, ma instabilità e peggioramento, il consumatore fa bene a scommettere solo sul lungo periodo.
Si spera che questa lezione economica sia tale per chi offre servizi e prodotti per i consumatori (la cui fiducia è anche in calo), sì da farli ricredere che non è con aumenti selvaggi e continui che potranno risolvere le loro difficoltà.
Mai come in questo periodo è necessaria una grande alleanza tra gli attori del mercato, produttori e consumatori. Il governo Draghi ci stava provando, ma qualcuno ha ritenuto opportuno fosse più importante qualche deputato o qualche potere in più per se stesso piuttosto che maggiore sicurezza e felicità per consumatori e produttori.
Vincenzo Donvito Maxia
1 – https://www.aduc.it/notizia/calo+fiducia+consumatori+imprese+istat_138989.php