Fiducia dei consumatori in crescita. Così i numeri che reggono se la fiducia è europea e mondiale…
Le stime Istat per il mese di giugno ci dicono che la fiducia dei consumatori è in crescita di quasi 5 punti. Altrettanta crescita vale per le imprese (1).
Il giorno dopo l’approvazione del Pnrr (Piano nazionale per la ripresa e la resilienza) da parte della Commissione Ue. Alla vigilia dell’arrivo della prima tranche di fondi per 24,9 miliardi dei 191,5 previsti (68,9 sono a fondo perduto, e 122,6 prestiti) (2).
E’ bene ricordarsi che questa fiducia vale solo nella misura i cui saremo in grado di far fronte agli impegni presi verso chi (UE) ha avuto altrettanta fiducia in noi, altrimenti i soldi non continueranno ad arrivare e quelli usati male andranno restituiti.
Certo, abbiamo a capo del governo l’ex-governatore di quella BCE (Banca Centrale Europea) che negli anni scorsi ha evitato il tracollo dei Paesi membri. Premier ascoltato e stimato ovunque, in Italia, in Europa e nel mondo.
Tutti baldanzosamente pieni di fiducia dovremmo farcela? E’ bene ricordare che non necessita l’ardore di un afflato patriottico, ma federalista europeo e transnazionale. A partire dai nostri consumi quotidiani: onorati i canoni di qualità che individualmente abbiamo, è bene ricordare che la nostra economia (incluso il nostro giardino) può marciare solo con quella europea e quella mondiale. E’ la lezione del covid. Di una economia europea che si afferma al proprio interno e nel mondo proprio perché tale (pur nelle sue diversità). Noi ne siamo parte, importante!
1 – https://www.aduc.it/notizia/fiducia+consumatori+imprese+crescita+giugno+stima_138055.php
Vincenzo Donvito, presidente Aduc