Governo e opposizione. Coronavirus, responsabilità e metodo scientifico

Ci siamo abituati, nel tempo, a dare per scontate una serie di acquisizioni, assunte come vere e inoppugnabili.

In questo periodo virale, abbiamo ascoltato e letto varie dichiarazioni di ricercatori sulla pericolosità, o meno, del Coronavirus, a loro volta fatte proprie da parti politiche.

Il governo ha cercato di limitare l'impatto mediatico negativo dei provvedimenti sanitari, sicchè è corso dietro al virus, invece di precederlo, se mai si può precedere del tutto una infezione virale. Per contro, l'opposizione ha cavalcato la tesi negazionista salvo, poi, contestare al governo di non aver fatto nulla.

Si è passati dal governativo "siamo prontissimi" alla negazione della pandemia della opposizione.

Due atteggiamenti irresponsabili.

E' mancata, nel diluvio di notizie che ogni minuto i media ci propalano, una premessa fondamentale: la medicina non è una scienza esatta. 
Si applica il metodo scientifico che porta alla conoscenza della realtà: si raccolgono dati, si elaborano ipotesi e si fanno verifiche. 
Nel frattempo, è il caso del Coronavirus, si adottano misure precauzionali.

E' così, con un appello ai cittadini o, se si vuole, un discorso alla Nazione, il capo del Governo avrebbe dovuto affrontare il dramma e la tragedia provocate dalla pandemia: informare sulla  gravità della situazione, dispiegare tutti i mezzi, finanziari e non, per la salvaguardia della vita e della salute dei cittadini e di sostegno alle imprese.

Occorreva governare questo Paese. Non s'è fatto. 


Primo Mastrantoni, segretario Aduc