Toni accesi in Parlamento sul problema dei migranti. Ce n’è motivo?
Vediamo
I migranti nel mondo sono 79 milioni.
I migranti in Italia nel 2016 sono stati 180 mila.
I migranti in Italia quest’anno sono 13 mila.
La popolazione italiana è di 60 milioni.
Nel 2002 il governo Berlusconi (FI e Lega) approvò la sanatoria per 630 mila immigrati irregolari, operazione ripetuta nel 2009 per altri 220 mila immigrati, sempre dal governo Berlusconi (FI e Lega, con Giorgia Meloni ministro).
Totale 850 mila immigrati “sanati”.
I migranti odierni rappresentano il 7% di quelli del 2016, lo 0,0002% della popolazione italiana e lo 0,0001% dei migranti mondiali.
Insomma non c’è invasione, nè la “furia immigrazionista” che la deputata Meloni attribuisce al governo.
C’è, comunque, il problema relativo alla tipologia di migranti.
Ci sono i rifugiati, provenienti da zone di guerra, che sono tutelati da norme internazionali, e quelli di carattere economico, che sono la prevalenza.
Che fare?
Fare il blocco navale come propone la Meloni? Ricordiamo che il blocco navale equivale a una dichiarazione di guerra. Vogliamo entrare il guerra con la Tunisia o la Libia di Al Sarraj e Haftar? Vogliamo che, per ritorsione, qualcuno collochi una bomba nella metro romana o milanese?
Qualcun altro vorrebbe bombardare le imbarcazioni dei migranti, ormeggiate sulla costa. Stessi problemi elencati in precedenza.
Altri volevano, come Salvini, il rimpatrio di tutti i migranti irregolari. Per ammissione dello stesso Salvini ci sarebbero voluti 80 anni.
Comunque la media dei rimpatri negli ultimi anni, con qualsiasi governo, è di circa 6.500 l’anno.
Considerato che buona parte dei migranti di quest’anno sono tunisini, quindi non rifugiati, e che abbiamo un accordo per i rimpatri con la Tunisia, sarebbe necessario attivare le relative procedure.
A tal proposito, un deputato tunisino ha dichiarato “Il numero delle persone che il governo italiano sta rimpatriando è minore di quanto prevedono gli accordi”, che è una accusa pesante, al quale risponde il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, con “serve un accordo con la Tunisia, in modo che sequestrino barchini e gommoni prima della traversata”. Chi dovrebbe fare l’accordo? Di Maio, ovvio, al quale auguriamo il ben svegliato.
Esiste il problema mondiale della migrazione.
Ricordiamo, a proposito, che nel 1979, il leader del Partito Radicale, Marco Pannella, dichiarava: “Dobbiamo occuparci dell’Africa o l’Africa si occuperà di noi”. Sono passati 41 anni da quell’appello.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc