“Senza l’Italia non c’è l’Europa. Ma fuori dall’Europa c’è meno Italia. Non c’è sovranità nella solitudine. C’è solo l’inganno di ciò che siamo, nell’oblio di ciò che siamo stati e nella negazione di quello che potremmo essere”.
E’ un passaggio del discorso del presidente del Consiglio, Mario Draghi.
E’ per memoria agli italiani che, alle elezioni del 2018, sono stati e si sono fatti ingannare da quei partiti antieuropei e no-euro (M5S, Lega) che oggi sostengono un governo europeista e pro-euro.
Assisteremo a qualche furbata, come quella di ieri del segretario della Lega, Matteo Salvini, sulla irreversibilità dell’euro o sull’Italia che deve contare di più in Europa, come se i 209 miliardi di finanziamenti europei non fossero una prova tangibile della attenzione dell’Europa stessa nei confronti dell’Italia, ma quello delineato dal discorso del presidente Draghi è un programma per il nostro Paese, non per una parte di esso.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc