Ricordate la traversata a nuoto dello Stretto di Messina di Beppe Grillo? All’arrivo proclamò che lo il Ponte sullo Stretto era opera inutile e che serviva alla mafia.
L’allora candidato alla presidenza della Regione Sicilia, Giancarlo Cancelleri (M5S), proclamò che il Ponte non serviva a nulla. Ora, promosso sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità, dichiara che servirà allo sviluppo dell’Italia.
Ci deve essere il “virus del cambiamento” al Ministero che fu di Toninelli (M5), il quale proclamò che il TAV Torino-Lione era opera inutile. Ora il Tav si fa. Vedremo cosa succederà per il Ponte.
Intanto diamo qualche informazione.
Nel 1908 ci fu il tragico terremoto che distrusse Messina e Reggio Calabria e che fece 120 mila morti. Il sisma produsse uno tsunami che si abbatté sulle coste provocando ulteriori disastri.
E’ noto che la zona è geologicamente instabile.
Le ultime vicende del canale di Suez hanno portato alla attenzione l’intenso traffico di navi da trasporto, di qualsiasi tipo, che attraversano il Canale. Le navi si immettono nel Mediterraneo, lo attraversano, sfociano nell’Atlantico, dirigendosi verso i porti del Nord Europa (Rotterdam, Anversa, ecc.)
L’Italia dovrebbe essere in prima posizione, ma non lo è, per utilizzare le potenzialità del traffico marittimo, con i porti di Gioia Tauro, Taranto, Napoli, Genova e Trieste direttamente interessati. I flussi commerciali mediterranei potrebbero raggiungere l’Italia a patto di creare condizioni interne favorevoli allo sviluppo degli investimenti, contrastando i fattori che limitano le potenzialità rappresentate dalla naturale piattaforma logistica al traffico di merci: i vincoli burocratici e le inefficienze storiche del nostro Paese. Insomma, occorre attrezzare anche gli entroterra e la rete ferroviaria per garantire collegamenti adeguati con il territorio.
Questa dovrebbe essere la scelta, che serve al nostro Paese, ma Cancelleri (M5S) vuole il Ponte che come sosteneva, non serve a nulla, se non a sprecare i soldi del contribuente.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc