La fiducia dei consumatori è indice del sentimento di questi ultimi verso l’economia. Se poi, come nelle stime Istat di oggi (1), va in parallelo con la crescita della fiducia delle imprese, è segnale di disponibilità e attenzione verso le proposte di organizzazione ed attuazione, essenzialmente, dell’Esecutivo. Che – appena nato – pur nel vento delle polemiche essendo la sua premier di una parte politica da tempo assente alla guida del Paese (estrema destra), si sta impegnando per venire incontro alle difficoltà del momento (covid, guerra ed energia) nonché alle prospettive del futuro.
Questo significa che – fatto raro – il paese reale è in questo momento in sintonia con quello legale.
Quello legale (2), quindi, non solo è in sintonia con la propria maggioranza parlamentare, ma spinge tutti i consumatori (inclusi quelli che non hanno partecipato al voto) ad avere maggiore fiducia nelle sue proposte.
In termini istituzionali è quindi fiducia nel governo? Aspettiamo le conferme nei dati dei prossimi mesi.
In termini economici crediamo che si tratti dell’assestamento ai provvedimenti dei governi precedenti (alcuni confermati anche dal governo attuale), che hanno portato ad un equilibrio e “abitudine” all’andamento di un mercato i cui prezzi sono dovunque e comunque in crescita. Dopo le paure iniziali c’è quindi un periodo di calma e di ottimismo, anche perché le iniziali ristrettezze dovute alla crisi economica (nazionale, europea e mondiale) sono state attenuate.
Vedremo se e quanto regge. Ché poi l’economia dovrà fare i conti con la politica, il sociale e i diritti individuali.
Vincenzo Donvito Maxia
1 – https://www.aduc.it/notizia/fiducia+dei+consumatori+rescita+istat_139231.php
2 – ha votato il 63,91% degli aventi diritto e, pur se la maggior parte non ha votato per i partiti che formano oggi la maggioranza parlamentare, quest’ultima è tale grazie al sistema elettorale che premia le aggregazioni.