Inflazione in leggera crescita, ma non siamo attrezzati per un peggio che è dietro l’angolo

Inflazione in crescita dell’1,3% su base annua e dello 0,1% su base mensile. Così i dati Istat (1) provvisori per lo scorso mese di dicembre.

In termini statistici si chiama stabilità, ma non ci deve portare ad essere tranquilli perché si tratta di una stabilità della crescita, nel senso che i prezzi continuano a crescere grossomodo e sempre con le stesse percentuali.

Questo significa che non sono in corso, con risultati tangibili, iniziative che possano invertire questa tendenza che, se raffrontata agli stipendi medi sempre “al palo”, non è rassicurante.

I prezzi e le performance contenute del mese e dell’anno passato sono dovute ad un calo dei prezzi energetici, calo non dovuto alle politiche nazionali ma all’andamento dei mercati europei, da cui l’Italia è dipendente.

Se consideriamo che in questi giorni i prezzi energetici sui mercati di scambio europei stanno crescendo, nonostante le rassicurazioni che sono arrivate in modo particolare dal ministro dell’Ambiente sul nostro essere ben equipaggiati con le riserve (2), crediamo non sia azzardato pensare a fiammate, soprattutto speculative nelle prossime settimane e mesi.

Su tutto, è bene ricordalo, grava la mancanza di un’autonoma politica energetica italiana. Siamo, per fortuna, al traino dell’Europa. Ma non possiamo escludere che, oltre le speculazioni specifiche dei nostri mercati nazionali, la situazione si deteriori, mettendoci in precarietà e potendo far fronte solo con un forte rialzo dei prezzi.

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc

 

 

1 – https://www.aduc.it/notizia/inflazione+aumento+dicembre+stime+istat_140756.php

2 – https://www.aduc.it/notizia/ministro+ambiente+scorte+gas+sufficienti+ma_140749.php