E’ un bel libro quello dello scrittore francese Rudy Reichstadt, titolato “L’oppio degli sciocchi” (Grasset, 2019).
E’ un saggio sulla questione della cospirazione che, benché, scritto nel 2019, si adatta perfettamente a quanto abbiamo vissuto, e viviamo, in questo periodo pandemico.
Prendiamo l’esempio del vaccino anti Covid-19.
- a) il vaccino contiene un microchip che induce i vaccinati a scegliere i prodotti di Microsoft al posto di quelli della concorrente Apple (notizia inventata, presa per buona e divenuta virale);
- b) il vaccino contiene il grafene che rende magnetici e che attira monete sul punto di inoculo. Il “fenomeno” è dovuto ai residui del cerotto o del grasso e sudore della pelle che agiscono da collante. Inutile la dimostrazione che pulire la pelle rende inesistente l’attrazione magnetica. Ci credono in molti e ci fanno anche le manifestazioni;
- c) il virus è trasportato dalle onde delle antenne 5G. Peccato che il virus è presente anche in Paesi privi di 5G.
Ultimamente, abbiamo sentito dichiarazioni di esponenti politici, di sinistra e di destra, che denunciavano il complotto contro il proprio partito in vista delle elezioni.
Scrive Reichstadt “Sul mercato nero delle idee dubbie, le teorie del complotto sono scambiate con la stessa frenesia delle superstizioni, delle pseudo-scienze, delle nuove spiritualità e delle ideologie estreme.”
Come non dargli ragione!
Primo Mastrantoni, Aduc