E’ a tutti noto il motivo per il quale è stata inventata la bilancia: serve a pesare un oggetto. Nell’antico Egitto, circa 5000 anni fa, la bilancia aveva anche un significato religioso: infatti, Anubi, era il dio dei morti che per consentirne l’ingresso nell’oltretomba, poneva su un piatto il cuore, sede dell’anima dei defunti, e dall’altro una piuma. Se il cuore era leggero come la piuma, allora il defunto, che in vita era stato virtuoso, aveva accesso nell’aldilà, cioè nel luogo della beatitudine.
Torniamo ai giorni nostri e pesiamo l’effetto di due provvedimenti varati dal governo lega stellato.
Il Reddito di cittadinanza (Rdc), cavallo di battaglia del M5S, dovrebbe incrementare i consumi, quindi il Pil, cioè la ricchezza del nostro Paese. Ebbene, a fronte di una consistente spesa, per il 2019, il Pil aumenterebbe solo dello 0,2%. Una percentuale marginale.
Se poniamo su un piatto il Rdc e sull’altro il Pil, accerteremo che il provvedimento cinque stellato costa e non produce effetti.
Quota100, cavallo di battaglia della Lega, dovrebbe produrre nuova occupazione e, quindi, una maggiore disponibilità finanziaria di chi, trovando un lavoro, spende e di conseguenza fa aumentare il Pil. Ebbene, a fronte di una consistente spesa, per il 2019, il Pil aumenterebbe solo dello 0,2%. Una percentuale marginale.
La tesi che i pensionati saranno sostituiti da nuovi occupati è del tutto fallace, come abbiamo potuto dimostrare in altri interventi. In sintesi, se non c’è lavoro, i nuovi pensionamenti non lo creeranno se non in percentuale minima.
Se poniamo su un piatto Quota100 e sull’altro il Pil, accerteremo che il provvedimento leghista costa e non produce effetti.
Inoltre, se mettiamo su un piatto della bilancia il Reddito di cittadinanza e Quota100 e sull’altro il debito pubblico, accerteremo un forte sbilanciamento a carico del debito che pesa su tutti i contribuenti.
Insomma, i due provvedimenti elettorali non produrranno i risultati propagandati dai due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ma peseranno sulle tasche delle famiglie.
Un disastro!
In attesa che il dio Anubi decida, in tempi lontani, della equivalenza del peso del cuore, di Matteo Salvini e di Luigi Di Maio, con quello della piuma, noi possiamo, fin da ora, accertare l’equivalenza del peso delle bufale e dei danni che i due vicepremier stanno infliggendo al popolo.
Presi dalla perenne campagna elettorale, i due vicepremier continuano ad esercitarsi nella “ammuina” delle finte contrapposizioni, alle quali assistiamo in questi giorni e che vedremo anche nelle prossime settimane.
Degli italiani non gliene frega niente.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc