La democrazia gettata nell’indifferenziata: La truppa di Scateno De Luca, resiste per esistere?

Messina – Palermo (secondo me). Chiedo di ospitare nei loro “palazzi” i poveri clochard della Stazione e i vagabondi delle periferie. A proposito: ma gli illuminati che ambiscono a Governare la Sicilia, ci sono stati, in qualche periferia?

Parafrasando una nobile citazione … la quotidianità ha la prerogativa di distinguere ciò che è veramente importante da ciò che non lo è. Non finisce mai quest’agonia di campagna elettorale, questo lentissimo supplizio cadenzato da speranze sempre vane, da illusioni sempre puntuali e inutili. Ecco perché sarebbe utile assistere a dibattiti  dove i giornalisti fanno le domande in una città di codazzi e addetti stampa.

La bancarotta della politica, i paladini, i ladroni, i padroni, è una danza macabra attorno ai resti di un grande ideale civile, etico, morale attorno alle spoglie di una terra bellissima e vera, popolare e forte, la rabbia rosso sangue delle sventure e della passione. Resistere per esistere. Chissà chi ci crede ancora. Destino crudele. E allora ci si stringe, ci si scalda con un’idea, col valore del gruppo politico. Questo è quello che penso, ma io non ho codazzi né addetti stampa solo la mia voce e la quotidianità. Certo, questa storia già la conoscete. Ma vale la pena di urlarla, di condividerla, di raccontarla una, cento, mille volte di più. Che tristezza essere confinati in scatole e categorie: dobbiamo proteggere la libertà di pensiero e tenere ben stretta la dignità. “L’ho detto, e un’altra cosa aggiungo: io sono qui, e lo so, anche per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti, e sono troppi. Sarò qui, resterò qui, anche per loro”. (Enzo Tortora).

E poi ci viene in aiuto Leonardo Sciascia con la sua bellissima affermazione: “Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà…”. Se avesse conosciuto Cateno De Luca in quale di queste categorie umane lo avrebbe inserito? Lascio a voi la risposta.