Ricordate il dibattito che si svolse a marzo scorso (governo Lega-M5S) sulla legittima difesa e sulla nuova legge voluta fortemente da Matteo Salvini, allora ministro dell’Interno? Era ed è una bufala.
Vediamo.
Nonostante la nuova legge legastellata sulla legittima difesa, la Corte di Assise di Catania ha condannato a 13 anni di reclusione, per duplice omicidio e tentato omicidio, un gioielliere che aveva sparato a due rapinatori uccidendoli e ferendo il terzo. I rapinatori avevano assaltato la gioielleria e minacciato la moglie del gioielliere con una pistola, poi rivelatasi a salve. Dopo colluttazione, i rapinatori erano fuggiti e il gioielliere aveva sparato colpendoli alle spalle.
Ma come, la difesa non è sempre legittima, come dichiarava Salvini, che girava per le piazze con una maglietta proprio con la scritta: la difesa è sempre legittima?
Alla prova dei fatti, cioè alla sentenza dei magistrati, non è così, perché, come sostenevamo, la difesa è sempre legittima, se legittima, e la legge legastellata era propaganda.
Abbiamo impiegato ore per spiegare che non è in discussione la legittima difesa, quando è tale. Se per esempio, un malvivente entra in casa e si avvicina con fare minaccioso, magari armato, il cittadino ha il diritto di difendersi, con ogni mezzo a sua disposizione.
La legge Salvini-Di Maio, sostanzialmente, non cambia in nulla le norme precedenti. Lo spiegavamo ma non siamo riusciti nell’intento e il popolo si è bevuta la bufala.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc