Non è vero che la politica annoia i messinesi: in mancanza di opportunità di lavoro ecco la lotteria delle Urne elettorali del 10 giugno.
A sperarci sono in tantissimi: dai precari ai neo laureati. Ma anche professionisti, impiegati e commercianti. Tutto fa brodo pur di conquistare un posto a Palazzo Zanca.
E non c’è fede politica che tenga: dai grillini ai democratici, dai forzisti ai compagni. Forza messinesi scendiamo in campo per sostenere questo o quel candidato.
La politica non annoia, anzi in molti casi, arricchisce: basta leggere i nomi dei candidati al Consiglio comunale di Messina per certificare la cosa.
La politica non solo non annoia i giovani ma addirittura sembra l’unica strada per agguantare qualcosa che permetta loro una parvenza di lavoro.
Da qualche settimana l’unica chiacchiera da bar è: sai che c’è? Voglio entrare in politica, candidarmi alle prossime elezioni. Fossimo una città normale, gran parte di loro non troverebbero posto nelle liste ma siccome a Messina di normale è rimasto ben poco, ecco che persino il cosiddetto babbo della piazza è candidato. Tutto fa numero, tutto per lo spettacolo.
Ma chi pensa ai problemi dei messinesi? Chi ha le carte in regola per aiutarli a uscire dalla crisi? Chissenefrega dei cittadini.
Meglio tanti buoni camerieri che si spacciano per opinionisti, comunicatori, grilli parlanti. Tutti in fila dietro il padrone di turno. Per questo c’è chi fa battaglie, chi si impegna in città e paesini, chi ha un nome di richiamo, che è ancora ignoto ma promette bene, chi è solo fedele.
E c’è chi procura donne e uomini. Nessun dubbio che questi showmen, queste soubrettes meritino la gratitudine del capo, quello appunto che dice l’ultima parola sulle liste elettorali. Che tristezza, che schifo.
Vogliamo salvare la città?
Facciamo molta attenzione ai nomi dei candidati perché se è vero come è vero che Messina ha tanti problemi, ci mancava solo una nuova gara di salto in basso.