L’illusione della scelta

Il 30 maggio scorso, il “The Economist”, indicava la Meloni, la Le Pen e la Ursula von der Lyene, le tre donne che avrebbero potuto “gestire” il populismo, divenuto pericoloso nella €U.

Affascina sempre un po’ l’uso del termine “populismo”, associato a un gran numero di cittadini che esprimono il proprio dissenso, verso l’attuale sistema neoliberista/totalitario, che vorrebbero rovesciare. Cosa alquanto difficile, “Essi”, contano molto sul “dividet et impera” e decidono i nuovi “figuranti” che saranno chiamati a gestire e controllare il “dissenso”.
Da ciò che è venuto fuori dalle ultime elezioni, sembrerebbe che il famoso settimanale inglese ci abbia azzeccato in pieno, ed è talmente plateale, che si potrebbe essere portati a credere che non sia frutto di un’accurata analisi politica o del Caso, ma che sia stato deciso tutto a tavolino.
I “complottisti” si sa, camminano a braccetto coi “populisti”, proprio perché rappresentano e descrivono una realtà indigesta al sistema, che offre un pensiero unico, un partito unico, una visione del mondo unica. E non fa errori. In una di queste realtà indigeste, appare chiaro che gli USA non possono permettersi di perdere la loro egemonia e il controllo sull’Europa, attraverso la €U, e quale miglior occasione per farlo se non con due donne che, guarda caso, raccoglievano quel dissenso popolare manifestato proprio contro la €U e le scelte fatte negli ultimi 5 anni (ma da sempre in verità). Gatekeeper 3.0.
La terza donna, è proprio colei che ha permesso agli USA, di trasformare l’Europa in una colonia e sottomettere i cittadini attraverso crisi fittizie, paure indotte e sistemi autoritari che nulla hanno a che fare con la democrazia e la libertà tanto sbandierata. Insomma, una garanzia per gli USA, che dopo aver devastato la Germania, sottomesso l’Italia, portato la guerra in Europa cercando di allargare il conflitto ulteriormente, adesso non gli resta che fare della Francia un’altra colonia (la Francia è ridotta molto male economicamente e socialmente), la Le Pen, farebbe proprio al caso loro. La Meloni, dal canto suo, si è accodata su tutte le scellerate decisioni prese fino adesso, aiuto in denaro e armi all’amico Zelensky, sostegno incondizionato ad Israele mentre i morti palestinesi vengono considerati di serie B, e si è astenuta (non ha votato contro) sulla nomina di Ursula per il secondo mandato. Astenuta, che sa tanto di ripicca, perché è stata scartata, e lasciata fuori dai giochi, per poi sostenere pubblicamente che, bisogna lavorare per dare all’Italia il peso che le compete in €uropa (anche lei vuole cambiarla da dentro). Continuo a sostenere che mancano uomini e donne che abbiano a cuore gli italiani e l’Italia, per portarli fuori da questa incommensurabile montagna di merda che è la €U.
bilgiu